TE LO DICO SOTTOVOCE

OGGI PARLIAMO DI........LEGGENDE O REALTA'


 OGNI VOLTA CHE SPOSTIAMO I NOSTRI OCCHIVENIAMO CATTURATI DA IMMAGINI BELLISSIME....MA DIETRO DI ESSE SI NASCONDONOLEGGENDE....FAVOLE.......O VERE REALTA'.....!!! SCOPRIAMO INSIEME.......I MISTERI DELLA TOSCANA 
   SAN GALGANO………LA SPADA NELLA ROCCIAUn’abbazia senza tetto…..Il complesso dedicato a San Galgano si trova tra Monticiano e Chiusdino a circa 30 KM da Siena. Ne fanno parte un’abbazia a croce latina -Abbazia di San Galgano- e una cappella a forma cilindrica -Eremo di Montesiepi- nella quale si conserva la spada nella roccia. La leggenda dice….cheUn cavaliere violento poi divenuto santo, una cattedrale che si apre al cielo, simboli cavallereschi e richiami al mito di Re Artù. A Chiusdino si conserva da 800 anni un prodigio senza eguali: la spada nella roccia di Galgano.nel racconto delle gesta dell’uomo che trasformò la sua spada in una croce cambiando per sempre l’immaginario cavalleresco dell’intera Europa.   
  BORGO A MOZZANO ………IL PONTE MALEDETTO Il ponte della Maddalena attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano in provincia di Lucca. Il ponte con la sua particolare struttura “a dorso d’asino” e le arcate asimmetriche rappresenta un mirabile esempio d’ingegneria medievale. La sua costruzione fu iniziata nel secolo XI su volere della Contessa Matilde di Canossa e in seguito restaurato da Castruccio Castracani. Intorno al 1550 prese il nome di Ponte della Maddalena da un oratorio che si trovava sulla sponda sinistra. Un volta…c’era una regola che l’architettura del medioevo seguiva sempre. Da una parte l’ordine simmetrico delle grandi cattedrali che rappresentava la perfezione del Cielo; dall’altra il disordine e il caos che si diceva appartenessero al regno del Diavolo. Per questa ragione il ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano ha sempre suscitato strane dicerie e timori, divenendo noto a tutti come il ponte del Diavolo  
    L’ISOLA DI MONTECRISTO Che cosa hanno in comune un santo del IV sec., un terribile corsaro saraceno e lo scrittore Alexander Dumas? La risposta è uno scoglio in mezzo al mare al largo della costa toscana: l’isola di Montecristo Un’avventura lunga più di mille anni tra santi, pirati e avventurieri di ogni sorta alla ricerca del favoloso tesoro di Montecristo Montecristo è la più selvaggia e inaccessibile tra le isole dell’Arcipelago Toscano. L’isola costituita quasi esclusivamente da granito ha una superficie di dieci kmq e uno sviluppo costiero di sedici km. Il punto più alto, il Monte della Fortezza, raggiunge i 645 metri sul livello del mare. La storia di Montecristo comincia con la fondazione di un monastero e di un eremo elevato sopra una grotta marina da parte dei seguaci di san Mamiliano, il quale vi soggiornò da eremita nel V secolo. Con il tempo il monastero divenne uno dei più importanti di tutta la Toscana fino alla metà del XVI secolo quando i saraceni lo espugnarono decretandone la fine. Montecristo è oggi una riserva naturale statale visitabile   
  La Diana: il fiume fantasma di Siena Un fiume fantasma che i senesi hanno cercato con ossessione per molti secoli.  Un fiume misterioso che porta il nome di un’antica dea: la Diana. Siena sorge lontana da corsi d’acqua naturali, eppure sin dai tempi antichi in molti hanno sentito il rumore dello scorrere di un grande fiume in alcune zone della città.Parte della storia della Diana è ambientata nel mondo sotterraneo dei bottini, l’acquedotto senese, considerato un capolavoro d’ingegneria medievale. I lavori per la sua costruzione iniziarono attorno al 1220 e proseguirono nei tre secoli successivi. I bottini, tuttora in buona parte funzionanti, raccolgono l’acqua di stillicidio che incanalano verso le numerose fonti pubbliche di Siena.   
  LE ALLUCINAZIONI DI…..di una città assetatama c’è anche chi è convinto che la Diana scorra ancora oggi ben nascosta agli sguardi indiscreti degli uomini.