TE LO DICO SOTTOVOCE

OGGI PARLIAMO DI............BELLA EPOQUE


  
   TRAVERSETOLO Traversetolo si adagia dolcemente sulle colline parmensi, delle quali è parte sin dall'epoca celtico-romana è raggiungibile da Nord dall'Autostrada A1 Milano-Bologna, uscendo al casello di Parma, quindi attraversando la città e proseguendo sulla SS 513 che, in un percorso di circa 20 km in territorio parmense, conduce a Traversetolo, per poi continuare il proprio tragitto in terra reggiana. Verso Est il confine con la provincia di Reggio Emilia, è delimitato dal corso del torrente Enza. Da questa parte, è possibile raggiungere il territorio di Traversetolo tramite la strada Provinciale Pedemontana che da Albinea attraversa Quattro Castella e successivamente San Polo d'Enza, o dirigendosi, sempre da Reggio, verso Montecchio Emilia, procedendo nuovamente per San Polo e Montechiarugolo. Verso Sud si estende la fascia appenninica. Si può arrivare tramite la provinciale che, da Monchio delle Corti, porta a Tizzano Val Parma e prosegue nel comune di Neviano Arduini, con il quale Traversetolo è confinante. Verso Ovest il comune confina con Lesignano Bagni; percorrendo la pedemontana, parallela alla via EmiliaA Traversetolo…….Ogni domenica mattina si tiene lo storico MercatoFiera di Maggio: ultima domenica del mese.Fiera di Settembre: seconda domenica del mese.Santo Patrono: San Martino di Tours: la domenica più prossima all'11 novembre. ………..ma poco distante troviamo   
  LA VILLA DEI CAPOLAVORI PARCO MAGNANI-ROCCA Giardino Storico Verso i primi digradanti colli dell'Appennino, a Mamiano di Traversetolo, nella splendida villa settecentesca che fu del musicologo Luigi Magnani, si trova la Fondazione Magnani-Rocca, moderna istituzione museale che alla eccezionale raccolta d'arte del fondatore, visitabile da Marzo a Novembre, affianca importanti mostre temporanee.Sono visibili, tra gli altri, dipinti di Gentile da Fabriano, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Füssli. Notevole la collezione di arte contemporanea con disegni e dipinti di Ingres, Monet, Cézanne, De Stael, De Chirico, e un'ineguagliabile serie di oli, disegni e incisioni di Giorgio Morandi.   
 La Fondazione Magnani Rocca nasce nel 1977 dalla volontà di Luigi Magnani (1906-1984), affiancato con passione dall'allora Cassa di Risparmio di Parma ora Cariparma-Crédit Agricole, di onorare la memoria del padre Giuseppe e della madre Donna Eugenia Rocca, con lo scopo di favorire e sviluppare attività culturali di carattere artistico, musicale e letterario. Il 15 marzo 1978 è stata riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica come persona giuridica di diritto privato. Luigi Magnani destinò alla Fondazione in primo luogo la Villa di Mamiano, inaugurata come sede museale nel 1990 con la raccolta d'arte che annovera, fra le altre, opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, sino a de Chirico, de Pisis, 50 opere di Morandi, Burri, oltre a sculture di Canova e di Bartolini. Il celeberrimo dipinto La famiglia dell'infante don Luis, capolavoro di Francisco Goya, è l'emlema di una raccolta che nell'altissima qualità ha il principale filo conduttore. Nella Villa è stata lasciata il più possibile invariata la collocazione degli arredi per conservare l'atmosfera di casa vissuta: troviamo, infatti, preziosi mobili e oggetti Impero, fra i quali la grande coppa in malachite del Thomire, dono dello Zar Alessandro I a Napoleone, e mobili di Jacob. I lavori di restauro e di trasformazione della Villa in Museo hanno seguito i criteri più avanzati a livello internazionale per garantire la perfetta conservazione delle opere d'arte e le caratteristiche che rendono il Museo idoneo a ospitare anche mostre temporanee di altissimo livello. La Fondazione Magnani-Rocca si propone come centro culturale non solo di arti figurative ma anche di attività musicali e letterarie, come era nello spirito del Fondatore Luigi Magnani, attento alle corrispondenze fra le varie espressioni artistiche.   
   La missione della Fondazione è quella di promuovere la diffusione della cultura e dell'arte quali strumenti per la crescita della società civile.Intorno alla Villa, su un terreno di oltre dodici ettari, si estende il parco, costituito da un manto erboso ben curato e ricco di fiori, uno spazio dedicato a essenze rare, un parterre di bossi, una serra, nella quale riposa durante la stagione invernale una collezione di agrumi in vaso disposta invece nella parte antistante la villa, durante quella estiva.Platani, tigli, ippocastani e noci americane, insieme a due grandi sequoie sono gli alberi più pregiati, sia per le loro dimensioni che per la loro vetusta età, del vasto parco, ornato da una fontana e abitato da scoiattoli e pavoni bianchi, oltre che da numerose specie di uccelli.A Nord dell'edificio si trova un bellissimo cedro del Libano.