TE LO DICO SOTTOVOCE

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 La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano è un passaggio pubblico coperto a forma di croce,con due braccia, una più lunga, l’altra più corta, con al centro dell’incrocio una “sala” ottagonale. L’anima era in ferro e la copertura in vetro. I due ingressi principali, quelli del braccio più lungo, erano sormontati da due grandi archi trionfaliGrottesche, cariatidi, lunette, lesene, avrebbero abbellito la galleriala cui via principale collega piazza del Duomo e piazza della Scala, dove si trova l'omonimo teatro. I lavori per la costruzione della Galleria sono iniziati nel 1865, anno in cui il re Vittorio Emanuele II di Savoia, al quale è stata dedicata quest'imponente opera ha posato la prima pietra della struttura,due anni più tardi si inaugurò la Galleria, anche se non completamente terminata. Circa dodici anni dopo finalmente il complesso fu terminato.  Giuseppe Mengoni, l'ideatore della Galleria, vi morì proprio precipitando dalla cupola durante un'ispezione il 30 dicembre 1877, anche se non mancò l'interpretazione che si trattasse di un suicidio, dovuto alle critiche espresse da più parti e dalla delusione della mancata presenza del re all'inaugurazione.Non si poteva sapere che tale mancata presenza era dovuta alle gravi condizioni di salute di Vittorio Emanuele II, tenute segrete. Egli morì dopo pochi giorni.La galleria con i suoi caffè divenne ben presto il salotto di Milano e nel 1910 il pittore futurista Umberto Boccioni, dipingerà il movimento delle persone che la animavano nella tela Rissa in galleria.Durante la seconda guerra mondiale, nelle notti del 13 e del 15 agosto 1943, la Galleria venne colpita dai bombardamenti aerei alleatiLa Galleria fu restaurata negli anni sessantaCi sono volute 700mila giornate di lavoro e 100 operai ogni giorno per edificarla.
 La galleria in verità divento subito luogo d’elitè, di incontri, di caffé letterariIl fulcro della Galleria Vittorio Emanuele II è costituito dall'Ottagono, il punto d'incontro tra le vie della galleria nonché di molti milanesi: per questo motivo esso è soprannominato il "salotto di Milano". Sul pavimento dell'Ottagono si trova un mosaico che raffigura il simbolo dei Savoia, circondato dai simboli delle città di Torino, Roma, Firenze e Milano.Nelle lunette della volta dell'ottagono sono invece rappresentati i quattro continenti: Africa, Asia, Europa e AmericaDa qualche anno l'Ottagono è usato dal comune di Milano per illustrare a turisti e cittadini i cambiamenti o le manifestazioni che interessano la città meneghina con piccole mostre estemporanee 
CURIOSITA'
 La tradizione afferma che ruotare su se stessi stando col tallone del piede destro sui genitali del toro ritratto a mosaico entro lo stemma della città di Torino sul pavimento dell'Ottagono della galleria, porti fortuna. Questo rito scaramantico, ripetuto centinaia di volte al giorno dai passanti, principalmente turisti, usura velocemente l'immagine del toro che deve essere ripristinata frequentemente. In realtà l'antica tradizione milanese prevedeva di strisciare il piede sullo stemma soltanto la notte del 31 dicembre a mezzanotte
Tutti gli esercizi commerciali, aventi le vetrine aperte sulla galleria devono avere rigorosamente le insegne delle vetrine uniformi con scritte oro su fondo nero. A questa regola si è dovuto conformare anche il fast food McDonald's aperto nell'Ottagono
GRAZIE DELLA  VISITAALLA PROSSIMA UN KISS DA BLUEBABY