IL LAGO DI BOLSENA E ......Situato nella provincia laziale di Viterbo, il lago di Bolsena, con i suoi 115 km² di ampiezza, è il più esteso bacino vulcanico d'Italia
Circondato da alture ricche di boschi di querce, castagni e noccioli, di vigneti e oliveti che generano prodotti rinomati, attirano il visitatore a scendere i pendii ed arrivare fino alle rive di sabbia nera vulcanica, per godere del suo misterioso tesoro secolare: fu terra d’Etruschi, sulle acque aleggiano fantasmi e leggende, sempre vive nei cuori della gente di lago, delle antiche, belle, allegre e turistiche cittadine costiere come Capodimonte, Bolsena e Marta. La sua profondità raggiunge circa 151 metri, lasciando dedurre la presenza di una grandissima mole di acqua dolce. La temperatura di superficie delle acque del lago varia dai mesi più caldi a quelli più freddi da 25°C a 8°C, mentre al di sotto dei 130 m si aggira costantemente intorno ai 7°C.Viene denominato anche "il lago che si beve" grazie alle ottime condizioni di trasparenza e limpidezza delle sue acque al punto che i pescatori le utilizzano per cuocere la "Sbroscia", la caratteristica zuppa di pesce locale.Le acque del lago di Bolsena, già pulite, e per l'assenza nei dintorni di industrie inquinanti, e per la presenza di numerose sorgenti subacquee, sono oggi particolarmente limpide e terse grazie ad un imponente e sofisticato sistema di depurazione gestito da un consorzio di Comuni facenti parte del bacino lacuale.Il clima sempre mite è particolarmente adatto ai bambini e agli anziani. Allo splendore di un ambiente naturale incontaminato, Bolsena e gli altri centri rivieraschi uniscono delle ottime ed efficienti strutture per l'accoglienza dei turisti. Nel lago sono presenti due isole di origine vulcanica, Martana e Bisentina, che sorgono a pochi metri dalla linea di costa.
Sull'isola Martana si respira ancopra oggi la leggenda della regina dei Goti Amalasunta, figlia di Teodorico. Divenne regina del regno ostrogoto perchè il suo unico figlio era ancora troppo piccolo, ma in quanto donna non ebbe vita facile.Nonostante fosse molto forte e intelligente, a tal punto da mantenere la reggenza in maniera impeccabile, stipulando ottimi rapporti con i romani, fu odiata dai suoi stessi cari, fino ad essere assassinata dal cugino Teodato nel 535. Addirittura prima di essere uccisa fu tenuta prigioniera in una rocca dell'isola Martana. Impossibile non avvertire il suo spirito aleggiare sulle tranquille acque del lago da un'isola all'altra.L'isola Bisentina ha dimensione modesta, 17ettari, ma è incredibilmente ricca di storia e spettacoli della natura.L'isola bisentina invece ebbe vita decisamente più movimentata. Passò di mano in mano e proprio perchè fu da sempre molto contesa, spesso venne distrutta. Oggi per fortuna è stata recuperata e rappresenta un vero paradiso terrestre. Il momento peggiore lo passò quando venne completamente bruciata dai signori di Bisenzio, per una banale ripicca nei confronti di chi la abitavaFu riconquistata dalla Chiesa nel 1261 da papa Urbano IV che la ribattezzò "Urbana" utilizzandola come prigione. Infatti vi si ricorda la presenza di Ranieri Ghiberti, Gran maestro templare tenuto prigioniero nella torre dell'isola nel 1295. Nel 1400 l'isola divenne proprietà, insieme a tutta la zona di Bolsena, della temutissima famiglia Farnese, la più spregevole per complotti, tradimenti e assassinii che la storia conosce. Guarda caso era anche la più ricca, famosa e legata alla Chiesa che si ricordi, questo non le fa onore, ma si sa che un tempo papa e sovrano erano sinonimi tanto quanto Chiesa lo era di Potere. Numerose sono le attrattive turistiche di natura storica e archeologica. Qui infatti si sono succedute la civiltà Villanoviana, Etrusca e Romana, mentre presso i borghi sono evidenti i segni del periodo medioevale. Pertanto lungo il circondario del lago non mancano siti archeologici di età etrusco-romana , sono proposti dei percorsi farnesiani attraverso gli omonomi palazzi monumentali ed i musei allestiti ad arte e non ultimo è facile perdersi attraverso gli stravaganti vicoli tipicamente medievali passeggiando nel cuore dei borghi. Tra i borghi più caratteristici abbiamo Bolsena, Montefiascone, Gradoli, Marta e Capodimonte. Ognuno ha le sue storieNE CITO UNA ....
Si narra che 1263 proprio a Bolsena accadde il miracolo eucaristico del Corpus Domini dalla quale prese origine l'omonima festività. Un sacerdote boemo di allora, dubbioso sulla presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, partì alla volta di un pellegrinaggio per Roma. Al ritorno, presso la comunità di Bolsena chiese di poter celebrare la S. Messa. Proprio durante la Preghiera Eucaristica vide le ostie sanguinare e a bagnare il corporale. Da allora non ebbe più alcun dubbio. A Bolsena sono ancora conservate 3 pietre bagnate dal sangue mentre il corporale è racchiuso in uno splendido reliquiario custodito in una cappella del Duomo di OrvietoIn occasione della festa viene portata in solenne processione una delle Sacre Pietre e viene realizzata dagli abitanti delle vie percorse dalla processione un'artistica infiorata.
Le vie del centro storico, per un percorso di circa tre chilometri, sono ricoperte da un tappeto fatto di petali di fiori, con disegni geometrici, simboli e scene di carattere sacro.La raccolta dei fiori, come la preparazione dei disegni, avviene al massimo due o tre giorni prima della festa, e per le qualità più delicate la raccolta avviene alle prime luci dell'alba dello stesso giorno per mantenere inalterati i colori e la fragranza dei fiori.dal web
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