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Blatter sbaglia: sì alle preghiere dopo la partita


La Federcalcio danese, sostenendo che «non c'è posto per la religione nel calcio», aveva sollecitato un intervento della Fifa per scongiurare il pericolo che una partita di calcio possa in futuro trasformarsi in un evento religioso. Joseph Blatter, presidente della Fifa dal 1998, ha subito ammonito i calciatori brasiliani per il loro gesto, promettendo inoltre di vietare ogni manifestazione religiosa nel corso dei prossimi Mondiali di calcio (Sudafrica 2010).«Blatter â€' prosegue il presidente Costantini - non è nuovo a questo tipo di infelici esternazioni. Ritengo invece che proprio il progressivo svuotamento di valori etici e religiosi sia il responsabile della deriva morale di cui il calcio, e lo sport in genere, è ormai vittima. Seguendo il magistero di Papa Giovanni Paolo II e diBenedetto XVI, la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport ritiene invece che solo una rivoluzione dal basso, che riparta dagli oratori come luoghi educativi capaci di formare atleti e uomini completi, possa restituire al calcio e allo sport il loro significato autentico, quel significato cheviolenza, doping, razzismo e denaro minacciano di togliergli».La Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport - che recentemente, in occasione dell'Anno Paolino, ha organizzato la maratona Correre sulle orme di San Paolo (Gerusalemme, 23 aprile-Roma, 27 maggio) - hapatrocinato la terza edizione della Clericus Cup, il campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi che prevede istituzionalmente la recita della preghiera al termine di ogni gara (il cosiddetto terzo tempo). Fonte:http://www.avvenire.it/GiornaleWEB2008/Templates/Pages/ArticlesInItaliaCresce.aspx?IdArticolo=7f1e6153-f5a7-4788-827c-b56bc255c594