devolvere

Chi ci scrive. E chi non guarda


Non certo per la valida linea giornalistica intesa a ottenere spazio, visibilità e sostegno a vantaggio di chi â€' singoli e famiglie â€' ha già fatto la scelta, davvero cristiana e fors'anche eroica, di sacrificarsi per la vita e i propri cari, fino in fondo, a ogni costo. Non pochi mi risultano avere storie personali e politiche "di sinistra" (anche se ammetto di non sapere come votano: non glielo chiediamo).Ecco: non riuscire più a capire chi parla e di che cosa stiamo parlando, non riuscire più a vedere la realtà per quello che è, succede ai politici â€' come ai conduttori di successo â€' quando guardano alla vita della gente col sussiego di chi sa già tutto, quando si consegnano a pregiudizi, narrazioni e battaglie di tipo ideologico. Perché, e l'ho detto e scritto più volte, non s'è mai trattato di ottenere un diritto di replica, ma di risolvere una questione di realtà e di verità, cioè di vita vera. So bene che la realtà non arriva tutta per lettera nella redazione di un giornale, ma questi sono e questo pensano i lettori che comunque ci vogliono bene per ciò che scriviamo e non per ciò che altri dicono (o tacciono) di noi. Fonte: http://www.avvenire.it/Lettere/scandiccilett_201012060906543500000.htm