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RISCHIO SALMONELLA A BOLOGNA


COLGO L'OCCASIONE PER RICORDARE IL RISCHIO CHE SI NASCONDE DIETRO ALLE UOVA. MEGLIO NON MANGIARLE. MEGLIO PER LA PROPRIA SALUTE E PER LE GALLINE . MEGLIO INFORMARSI !SE  MANGI UOVA  CONTRIBUISCI ALLO SFRUTTAMENTO E ALL'UCCISIONE DI ANIMALI !www.viverevegan.org
Tracce di salmonella in un allevamento DI GALLINE di Monteveglio, abbattute 20.000 gallineBologna - Circa ventimila galline da uova sono state abbattute dopo la scoperta di tracce di salmonella in un allevamento di Monteveglio, nel bolognese. L'infezione è emersa durante uno dei controlli di routine da parte del servizio veterinario dell'Azienda Usl di Bologna.Il servizio veterinario del dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda USL di Bologna nella normale attività di ispezione e controllo che svolge negli allevamenti aviari del territorio - spiega una nota - ha rilevato la presenza di salmonella in un capannone di un allevamento nel Comune di Monteveglio.Le tracce di salmonella erano presenti nelle feci mentre non ne è stata trovata traccia nelle uova campionate, né negli animali. Iniziati immediatamente gli interventi di disinfestazione che hanno comportato tra l’altro l’abbattimento di 20.000 galline e il ritiro, in via precauzionale, delle uova fino a quel momento distribuite sul territorio.La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane, tartarughe d’acqua e uccellini). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.Nonostante la salmonella sia un’infezione batterica il ricorso agli antibiotici viene sconsigliato, poiché potrebbe allungare i tempi di persistenza delle salmonelle nelle feci o indurre resistenza. L’ospedalizzazione e l’uso di antibiotici sono indicati solo nei casi gravi (con sintomi extraintestinali), nei neonati al di sotto dei 3 mesi di età e in soggetti con malattie cronico-degenerative.Prevenzione Importanti misure di prevenzione includono l’utilizzo di norme igieniche di base che possono risultare molto efficaci e si basano su semplici precauzioni di ordine igienico sanitario e comportamentale.Per quanto riguarda le norme igieniche da rispettate dal punto di vista alimentare, va ricordato che i batteri della salmonella sono facilmente eliminabili attraverso una buona cottura, ma pochi sanno che l’effetto sterilizzante del calore di cottura delle carni si annulla se, per esempio, il coltello usato per tagliare la carne cruda viene impiegato poco dopo per tagliare la carne cotta, senza un adeguato lavaggio tra un’operazione e l’altra.Altrettanto pericolosa è l’abitudine di rompere le uova sottovalutando la potenziale carica infettiva del guscio. È bene rammentare che piccole incrinature nel guscio possono permettere l’ingresso nell’uovo del batterio eventualmente presente nelle feci della gallina. Nel mondo, si stima che il 50% delle epidemie di salmonellosi è dovuto a uova contaminate, mentre la carne bovina e suina (consumata cruda o poco cotta) e i derivati del latte possono provocare, rispettivamente, il 15% e il 5% dei casi.