dianavera

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POVERO ME

 

 

Se il muro fosse di pietra e non d'aria,
se attraverso il muro non si toccassero gli alberi,
se le alte sbarre d'ombra che ti rigano l'anima
fossero l'ombra di vere sbarre a cui potersi aggrappare,
se ricordassi lo scatto d'una porta che si chiude
alle tue spalle e il tintinnìo delle chiavi
alla cintura del carceriere che si allontana:
quale sollievo ne avresti nell'orrore!


Perché ciò che si chiude può tornare ad aprirsi,
la rocca più imponente può essere distrutta.
Ma dove sei non è porta, e nessuna porta s'aprirà.
E non è muro: nessun muro sarà abbattuto.
Le sbarre d'ombra sono le vere sbarre,
non saranno divelte. Tu confini con l'aria,
tocchi gli alberi, cogli i fiori, sei libera,
e sei tu stessa la tua prigione che cammina.

Margherita Guidacci, Il vuoto e le forme
 

 

 



 

GUILLAME DE MACHAUT

E se dal desiderio ricevo qualche pena, non me ne lamento, giacchè il suo dolcissimo sguardo ridente tutta addolcisce la pena che viene dal desiderio; tanto mi piace e mi diletta che io gioisco sopportandola come non avevo mai fatto prima. Per la sua bellezza senza arroganza che supera ogni altra, a mio avviso, e per la sua gentile accoglienza ognora sorridente, si che nutre nel piacere il mio cuore e tanto mi arricchisce che vivere cosi' mi basta ne' altro desidero.

 

 

(immagine Berthe Morisot)
 

INVITO AGLI AMICI

 

 

 

 

 

PLUTARCO

 

 Immag129

Non è difficile muovere obiezioni al discorso pronunciato da un altro, anzi è quanto mai facile, ben piu' faticoso, invece, è contrapporne uno migliore.

 

ANIME

 

NELL'AULA DEL MIO SPAZIO C'È IL CROCEFISSO

 

"La carità non si vanta, La carità non si gonfia, La carità non manca di rispetto, La carità non cerca il suo interesse, La carità non si adira, La carità non tiene conto del male ricevuto, La carità non gode dell'ingiustizia, La carità si compiace della verità." San Paolo
 

Sii forte e sereno anche nei giorni dell'avverso fato

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

PLATONE - CARMIDE

L'anima, o caro, si cura con certi incantesimi,

e questi incantesimi sono i discorsi belli.

 

IL VERBO AMARE

Il verbo AMARE è davvero di difficile coniugazione: il suo passato non è remoto, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è condizionale.

Image:1830s chemise.jpg

 

FIORI PER NOI

 

Sii tu a baciarlo, a spogliarlo,
ad accarezzarlo, senza per questo rifiutare le sue
carezze e i suoi baci. Che sia chiaro, chiarissimo
lampante che siete in due a fare l’amore, non uno solo
sopra l’altro, contro l’altro, a danno dell’altro.
Rifiuta il gioco del corri e scappa che può
divertire ma alla fine ti porterà alla trappola.
La civetteria è un ‘arma così povera ad infelice
che poi quando sei incastrata contro un muro
non ti rimane che sorridere e acconsentire.
Ma non c’è niente da nascondere, lo vuoi capire.
Devi prenderti il tuo piacere da lui come
lui lo prende da te, senza infingimenti;
con pari entusiasmo e passione. Fagli la corte,
inseguilo, parlagli apertamente. Decidi tu
quando vuoi fare l’amore, non lasciarlo mai
pregare e supplicare, perché poi quando decidessi
non sarà più una decisione ma un cedimento
e subito lui urlerà di essere il tuo padrone
e avrà ragione perché sarai stata vinta e
non vincitrice, avrai accettato la regola
del cacciatore che corre appresso alla preda.

Dacia Maraini

 

VIAGGIARE


Viaggiare è immorale, diceva Weininger viaggiando; è crudele,incalza Canetti. Immorale è la vanità della fuga, ben nota a Orazio che ammoniva a non cercare i eludere i dolori e gli affanni spronando il cavallo, perchè la nera angoscia,siede in groppa dietro al cavaliere che spera di farle perdere le proprie tracce.
........
L'avventura più rischiosa,difficile e seducente si svolge a casa;è là che si gioca la vita,la capacità o incapacità di amare e di costruire,di avere e dare felicità,di crescere con coraggio o rattrappirsi nella paura;è la che ci si mette a rischio . La casa non è un idillio;è lo spazio dell'esistenza concreta e dunque esposta al conflitto,al malinteso all'errore,alla sopraffazione e all'aridità, al naufragio. Per questo essa è il luogo centrale della vita, col suo bene e il suo male; il luogo della passione più forte,talora devastante - per la compagna o il compagno dei propri giorni, per i figli - e la passione coinvolge senza riguardi.
.........








 

FINESTRA


Ci sono fra i ricordi d'ogni uomo, cose che non si raccontano a tutti, ma appena agli amici. Ce ne sono altre che neanche agli amici si raccontano, ma appena a se stessi, e per di più sotto suggello di segreto. Ce ne sono, infine, altre ancora che persino a se stessi si ha paura di raccontare, e di tali ricordi ogni uomo, anche ammodo, ne mette insieme parecchi.

(F. Dostoevskij )

 
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ULTIMI COMMENTI

LETTERE PER NOI

...  una cieca avidità ci spinge a ricercare beni che nuoceranno e che certo non ci sazieranno mai; proprio noi che, se qualcosa potesse bastarci, l'avremmo già ottenuta; noi che non pensiamo quale gioia possa dare non chiedere nulla, come sia meraviglioso essere soddisfatti e non dipendere dalla sorte. Perciò caro Lucilio, ricorda sempre quanti vantaggi hai conseguito; e quando guarderai quante persone ti stanno davanti, pensa a quante ti sono dietro. Se vuoi essere grato agli dèi e alla tua vita, pensa al numero degli uomini che hai superato. Ma che hai a che fare tu con gli altri? Hai superato te stesso. Proponiti una meta da non oltrepassare neppure volendo; allontana finalmente questi beni pieni di insidie; sembrano migliori quando si spera di ottenerli che una volta ottenuti. Se in essi vi fosse sostanza, finirebbero per soddisfare: invece eccitano la sete di chi beve. Lascia da parte le belle apparenze; e il futuro, dominio dell'incerto destino, perché implorarlo dalla fortuna? Meglio convincersi a non chiederlo. Perché, poi, chiedere? Perché ammucchiare, dimenticando la fragilità umana? Perché affannarsi? Ecco, questo giorno è l'ultimo; se non lo è, è vicino all'ultimo. Stammi bene.

LETTERE A LUCILIO, Seneca

 

DESIDERIO DI ABBANDONO E MERAVIGLIA

Mi hai insegnato che abbandonarsi

è una scommessa

e la riuscita deriva dallo stupore

la conchiglia si meraviglia di se stessa

rivelando che all'interno non ha colore.

Toti Scialoja
da Poesie
1961-1998

 

PER GLI AMICI

Ho amici che non sanno quanto sono miei amici. Non percepiscono tutto l'amore che sento per loro né quanto siano necessari per me. L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l'amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità. Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici! Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza...

Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero. Molti di loro, leggendo adesso questa "crônica" non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco. E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita. Se uno di loro morisse io diventerei storto. Se tutti morissero io crollerei. E' per questo che, a loro insaputa, io prego per la loro vita. E mi vergogno perché questa mia preghiera è in fondo rivolta al mio proprio benessere. Essa è forse il frutto del mio egoismo. A volte mi ritrovo a pensare intensamente a qualcuno di loro. Quando viaggio e sono di fronte a posti meravigliosi, mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere... Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere sempre con me, mentre parlo, mentre cammino, vivendo, tutti i miei amici, e soprattutto quelli che solo sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici. Un amico non si fa, si riconosce. [Vinìcius De Moraes)

 

 

AIUOLA

"Ben più gravi sono gli effetti prodotti in noi dall'ira e dal dolore con cui reagiamo alle cose, che non quelli prodotti dalle cose stesse, per le quali ci adiriamo o ci addoloriamo..."

 

NESSUNO IN NESSUN LUOGO

Prima di tutto, non agitarti. Non lo vedi? Tutto accadrà secondo quanto stabilito dalla natura. E poi, fra poco tempo, tu sarai nessuno in nessun luogo. Proprio come è accaduto a Adriano e Augusto prima di te.

(Marco Aurelio - Colloqui con se stesso)

 

"Se la vostra vita quotidiana vi sembra povera, non l'accusate. Accusate invece voi stessi perché non siete abbastanza poeti da evocare la ricchezza interiore, poiché per un creatore non esistono luoghi poveri e indifferenti"


(Rainer Maria Rilke - poeta 1875-1926)

 

 

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Ingannevole cuore

Post n°920 pubblicato il 23 Settembre 2010 da dianavera

DSCN0608

(foto mia - particolare di una fontana a Katmandu)

Come posso spiegare un dolore che brucia

come una tortura ma che eccita e conforta

più di una carezza o di un bacio?


J.T. Leroy, Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (2001)

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Commenti al Post:
daunfiore
daunfiore il 23/09/10 alle 17:05 via WEB
...
 
 
dianavera
dianavera il 23/09/10 alle 21:32 via WEB
...che qualcos'altro, ancora, brucia il cuore: fuoco, anche questo, di cui io, vile, non vorrei parlare: come di un dolore troppo interiore e misero, per dire l'interiore e misera grandezza che pure ha in sé ogni nostro dolore... (Pier Paolo Pasolini )
 
   
daunfiore
daunfiore il 26/09/10 alle 08:49 via WEB
è il senso del calore...lo strofinio a cui torniamo...siamo pietre focaie viventi...accendini di sangue...dalla notte dei tempi.
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 23/09/10 alle 17:52 via WEB
ma... voglio veramente spiegarlo? e se solo lo vivo?
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 21:50 via WEB
GLI ESSERI UMANI VOGLIONO SEMPRE SPIEGAZIONI ... il piu' delle volte non assolutamente convincenti
 
dolcenera_70
dolcenera_70 il 23/09/10 alle 19:32 via WEB
lo sto vivendo, mi ammazza ma non posso farne a meno.........
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 21:50 via WEB
piccolo omaggio letterario a "dolcenera" -----------"Tuoni, lampi, stormire d'alberi, clacson d'automobili, muggiti di vacche, canti di galli, richiami di uccelli: tutto questo, venendo da vicino e da lontano, si insinuò nell'unione dei corpi e accentuò, accalorò, ingrandì, approfondì, ampliò, irradiò, levigò, plasmò, eternò, suono dopo suono, lampo dopo lampo, nota dopo nota, l'esser l'uno nell'altro, l'incontro, l'attrazione, l'avvicinarsi, il ritrovarsi, l'essere insieme dei due sessi. E non sono mai stati distesi così silenziosi come dopo." (Peter Handke).
 
minimi20
minimi20 il 23/09/10 alle 23:03 via WEB
Il cuore non inganna. Mai. E' la mente a far danni, mèmore dei danni subìti. La mente rielabora esperienze sulla stessa scia. Soltanto il cuore può esultare in libertà. E soffrire con la stessa passione. E far vivere quel che la mente vorrebbe seppellire sotto due metri di ragionamento.
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 21:53 via WEB
Il cuore non inganna ma viene ingannato. Piccolo omaggio a Monica:------------------ "Stato divino: un ridere sommessamente dentro di sè, un sorridere incredulo-credulo." (Peter Handke).
 
kiss_and_knife
kiss_and_knife il 24/09/10 alle 14:36 via WEB
titolo bellissimo del libro...che però non ho letto, me lo consigli ? un bacio
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 21:59 via WEB
"Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza L’umile, il non visto, il fioco, il silenzioso Perché quando saranno passati amori e battaglie Nell’ultimo camminare, nella spoglia stanza Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara Ma braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una nota Il poco, il meno, il non abbastanza." (Stefano Benni)
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 22:07 via WEB
ti consiglio sia il libro che il film, ma sono di qualche anno fa (libro 2002, film 2004)
 
vladimiromajakovskij
vladimiromajakovskij il 24/09/10 alle 16:10 via WEB
Ti invidio i libri e i viaggi!
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 22:07 via WEB
le mie passioni, bentornato!
 
brenda.1970
brenda.1970 il 24/09/10 alle 18:44 via WEB
Un dolore che brucia come una tortura ....come quando ti gratti fino a farti sanguinare ......perché, mi scuso per il paragone poco edificante, ma sai che vai incontro a sofferenza e non ti fermi .......La sofferenza è una cavalcata di emozioni, sostanze dopanti che creano dipendenza.....:-)
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 22:17 via WEB
timido omaggio a Brenda:==========================La nostra attitudine più autentica è quella di creare una possibilità, di passare oltre, di soffrire per trasformare, di amare incondizionatamente per essere più forti della nostra stessa sofferenza. Ben Okri The Famished Road
 
briciolabau
briciolabau il 24/09/10 alle 20:21 via WEB
Una splendida serata, con un abbraccio ed un sorriso Isa...(clicca)...
 
 
dianavera
dianavera il 24/09/10 alle 22:14 via WEB
omaggio a Isa: .....................Molte cose possono essere ridicole per esempio baciare il telefono quando vi ho sentito la tua voce Ancora piu' ridicolo e triste sarebbe non baciare il telefono se non posso baciare te Eric Fried
 
STREGAPORFIDIA
STREGAPORFIDIA il 24/09/10 alle 23:07 via WEB
bellissima domanda...solo una forte passione unita a un grande amore possono capirla...un abbraccio carissima...Notte dolce...Sonia
 
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 19:13 via WEB
…solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra le foglie e la radice. José Saramago, L’anno della morte di Ricardo Reis (1984)
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 24/09/10 alle 23:28 via WEB
Non lo si può spiegare e quel dolore, se pur lacerante, è essenza pura d'amore...Ti abbraccio forte forte...
 
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 21:21 via WEB
ti abbraccio anch'io. ......................"Ironico spettatore di me stesso, non ho però mai disertato lo spettacolo della vita. E oggi, da quando sono consapevole, sull'anticipo di ogni vaga speranza, che ogni speranza sarà frustrata, oggi soffro lo speciale piacere di assaporare subito la delusione con la speranza, come un amaro con il dolce che rende il dolce più dolce. Sono un cupo stratega che avendo perso tutte le battaglie traccia sulla carta dei suoi piani, assaporandone lo schema, i dettagli della sua ritirata fatale, alla vigilia di ogni battaglia futura. Il destino di desiderare, con la consapevolezza che mai conseguirò, mi ha perseguitato come un ente maligno. Se per un attimo vedo per la strada la figura di una ragazza che mi sembra una donzella e, anche se con una certa indifferenza, penso per un attimo che cosa sarebbe se quella figura mi appartenesse, è sempre sicuro che, dieci passi in là dal mio sogno, quella ragazza trova l'uomo che è palesemente suo marito o il suo amante. Un romantico ne farebbe una tragedia; un estraneo lo sentirebbe come una commedia: io, invece, mescolo le due cose poichè sono un romantico dentro di me ed estraneo a me, e volto pagina per un'altra ironia." Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
 
rosvict
rosvict il 25/09/10 alle 09:59 via WEB
...NON BISOGNA SPIEGARE IL DOLORE..O LO SI BRUCIA NELL'AMORE IN SE...O LO SI DONA A CHI LO PUÒ ACCOGLIERE E AMARE IN UN RAPPORTO D'ANIMA SPONSALE...NON È FACILE TROVARE SIMIL ANIME...SONO VERTICI UNICI DI UNA UMANITÀ COSI OSCURA, MA SONO ANIME CHE DANNO SENZO AL TUTTO.......CHE TI SA UN SABATO DI SOLE PER IL DONO CHE...TU...SEI...
 
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 21:26 via WEB
No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?" " E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…" " Creare dei legami?" " Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo." " Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…" "E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…" "Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe. La volpe sembrò perplessa: " Su un altro pianeta?" " Sì" " Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" " No" " Questo mi interessa! E delle galline?" " No" " Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea: " La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…" La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: " Per favore …..addomesticami", disse. " Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose". " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" " Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe. " Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. " In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…." Il piccolo principe ritornò l'indomani. " Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. " Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti". " Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe. " Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. " E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza". Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "…Piangerò". " La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…" " E' vero", disse la volpe. " Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe. " Ma allora che ci guadagni?" " Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano". soggiunse: " Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo". "Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse. " Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo". E le rose erano a disagio. " Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe. " Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". " L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo. " E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante". "E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo. " Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…" " Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo. -----------grazie Vittorio, buona notte
 
briciolabau
briciolabau il 25/09/10 alle 12:15 via WEB
Ti auguro un fantastico fine settimana, con un abbraccio ed un sorriso Isa...(clicca)...
 
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 21:16 via WEB
Capisci che non stai andando bene quando non puoi raccontare agli altri i fatti più semplici della tua vita, solo perché si immaginerebbero che gli stai chiedendo pietà. Secondo me è per questo che una si sente così lontana da tutti, alla fine: qualunque cosa pensi di dirgli, finisce sempre che li fa star male. Nick Hornby, Non buttiamoci giù (2005)
 
I_Margaux_I
I_Margaux_I il 25/09/10 alle 21:34 via WEB
wow che fontana! deve essere bellissima a Katmandu se le fontane sono così. buon fine settimana cara! :-)
 
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 21:37 via WEB
si i luoghi visti in Nepal sono molto interessanti. ...................... ...Le ragioni della passione, ma quando la passione è intesa nella sua autenticità di passione, di sofferenza del singolo, di sofferenza vissuta, di sofferenza che ciascuno deve cogliere dentro la sua domanda del senso della propria vita e della propria morte, del senso di trovarsi perduto in un mondo che non ha bisogno di lui e che non spiega la sua apparizione nel mondo stesso. La passione perciò è questa, la sofferenza di una vita che potrebbe non avere senso. Pietro Prini - Kierkegaard
 
pa.oletta
pa.oletta il 25/09/10 alle 22:11 via WEB
accidenti... era meglio che non passavo da te stasera... ;-((( Grazie del tuo passaggio, però... ti abbraccio e ti auguro una buona domenica. Paola
 
 
dianavera
dianavera il 26/09/10 alle 05:01 via WEB
La curva dei tuoi occhi fa il giro del mio cuore --------------------------------------- La curva dei tuoi occhi fa il giro del mio cuore, Un giro di danza e di dolcezza, Aureola del tempo, altalena notturna e sicura, E se io non so più tutto ciò che ho vissuto E’ perché i tuoi occhi non mi hanno sempre guardato. Foglie del giorno e spuma di rugiada, Canne del vento, sorrisi profumati, Ali che coprono il mondo di luce, Barche cariche di cielo e del mare, Cacciatori di suoni e sorgenti di colori, Profumi schiusi da una covata di aurore Che giace sempre sulla paglia degli astri Come il giorno dipende dall’innocenza Il mondo intero dipende dai tuoi occhi E tutto il mio sangue cola dentro i tuoi sguardi. da Capitale del dolore (1926) ...........in omaggio a Paola
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 26/09/10 alle 19:14 via WEB
milady è autorevole il tuo salotto un abbraccio angelo
 
 
dianavera
dianavera il 26/09/10 alle 21:05 via WEB
Caro Angelo, leggi questa conversazione: "Assistenza Tecnica: Si... come posso aiutarti?----------------------------- Cliente: Ho deciso di installare Amore. Potete guidarmi nella procedura di caricamento?------------------------ Assistenza Tecnica: Si, posso aiutarti. Sei pronto a procedere?--------- Cliente: Beh, non sono molto esperto, ma credo di essere pronto. Qual'è la prima cosa da fare?-------------------- Assistenza Tecnica: Il primo passo è aprire il Cuore. Hai localizzato dove si trova Cuore?------------------------ Cliente: Si, ma ci sono diversi altri programmi attualmente operativi. Va bene installare Amore con altri programmi aperti?---------------------- Assistenza Tecnica: Quali sono i programmi aperti?---------------------- Cliente: Vediamo... attualmente sono attivi Sofferenze passate, Scarsa autostima, Risentimenti e rancori. Assistenza Tecnica: Non c'è problema. Amore cancellerà gradualmente sofferenze passate dal tuo sistema operativo attuale. Potrebbe rimanere nella tua memoria permanente ma non disturberà più gli altri programmi. Alla fine Amore renderà obsoleto Scarsa autostima. Però devi chiudere completamente Risentimenti e rancori: questi programmi impediscono la corretta installazione di Amore. Puoi chiuderli?----------------------------- Cliente: Non so come fare a chiuderli. Può spiegarmi come si fa?-------------------- Assistenza Tecnica: Con piacere. Vai al menù di partenza e clicca su Perdono. Ripeti l'operazione finchè Risentimenti e rancori sono stati completamente cancellati.-------------- Cliente: Bene, ho fatto! Amore ha cominciato a installarsi da solo. E' normale?------------------------------- Assistenza Tecnica: Si, ma ricorda che attualmente hai solo il programma di base. Devi cominciare a collegarti con altri Cuori per scaricarne le estensioni.---------------------------- Cliente: Oh oh. Vedo un messaggio di errore. Dice, "Errore: il programma non è operativo su supporti esterni," Cosa devo fare?------------------------ Assistenza Tecnica: Non ti preoccupare. Significa che il software Amore è programmato per operare su cuori interiori, ma non è ancora inizializzato sul tuo cuore. In termini non tecnici, vuol dire semplicemente che tu devi amare te stesso prima di poter amare gli altri. Cliente: Che cosa devo fare adesso? Assistenza Tecnica: Vai al menù Accettazione di se, poi apri i seguenti file: Perdonarsi, Rendersi conto del proprio valore, Riconoscere i propri limiti.----------------------- Cliente: Bene, fatto.------------------ Assistenza Tecnica: Bene, ora copia questi file nella cartella "Mio Cuore". Il Sistema eliminerà automaticamente i file contrari e comincerà a riparare la programmazione difettosa. Devi anche cancellare Autocritica soffocante da tutte le cartelle e svuotare il cestino per assicurarti che il file sia eliminato completamente e non torni mai più. Cliente: Bene. Ehi! Il mio cuore si sta riempiendo di file nuovi. E' comparso Sorriso sul mio monitor e Pace e soddisfazione si stanno copiando in tutto il mio cuore. E' normale?------------------------------- Assistenza Tecnica: Succede. Qualche volta ci vuole tempo, ma alla fine tutto arriva al momento giusto. Bene, Amore è installato e operativo. Ancora una cosa prima di interrompere la comunicazione.: Amore è un software gratuito. Se fai circolare Amore e le sue estensioni a tutti quelli che incontri, verrà condiviso con molti altri e riceverai in cambio dei sottoprogrammi utili.------------------- Cliente: Grazie :)" dal web per Angelo e per tutti voi che leggerete qui...
 
carbonediamante
carbonediamante il 27/09/10 alle 00:30 via WEB
il dolore che brucia è un cuore che ama. ciao e buona settimana.
 
 
dianavera
dianavera il 28/09/10 alle 00:19 via WEB
Solitudine............................. Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte - eppure tutte queste son folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita. (Emily Dickinson)
 
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INFO


Un blog di: dianavera
Data di creazione: 13/06/2006
 

MALINCONIA


" Oggi ho da fare molte cose :
devo uccidere fino in fondo la memoria
devo impietrire l`anima
devo imparare di nuovo a vivere."

Anna Achmatova

 

 

NON SONO RILEVANTE

Non mi interessano le classifiche, i premi, il numero delle visite. Mi interessa che gli amici che passano di qui si fermino qualche istante.

Che trovino qualcosa che li faccia sorridere, riflettere, che li faccia sentire meno soli,  qualcosa che riesca a consolarli ...

Il premio siete voi.

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DESOLATIO


Dice il mio dizionario
che la parola desolazione
proviene dal latino desolatio, genítivo desolationis;
E che fu nel milleseicentoundici
che qualcuno la scrisse
per la prima volta
dopo avere affilato la penna
di un'oca bianca.
Dice anche
che solitudine, rovina e distruzione
sono i suoi signíficatí principali.
Ma niente dice il dizionario
del cuore della gente
che cammina per la strada;
niente dice di noi,
niente dice dei cortili
del carcere o della caserma...."


BERNARDO ATXAGA

 

CONOSCERSI

mi è capitato molte volte di vedere persone “troppo sensibili” ferire gli altri senza alcuna necessità. E ho visto anche persone “sincere e aperte” usare la logica per imporre i propri interessi, senza neanche esserne consapevoli. Ho visto infine persone “brave a leggere nel cuore degli uomini” lasciarsi ingannare senza sforzo da adulatori visibilmente insinceri. A questo punto mi sembra naturale chiedersi cosa ognuno di noi alla fin fine conosca di se stesso…

Haruki Murakami
 

CHASSERIAU




Coltivare i piaceri, e saper cogliere le occasioni di assaporarli, rammentando

che forse non si ripresenteranno, o quantomeno che sono uniche nel loro genere, e che conviene onorarle. Piacere,  guida della vita, come scrive Lucrezio.

Piacere dei sensi, dell'arte, del simbolo, della scoperta, della creazione, dell'armonia, del gioire insieme, dell'emozione solidale o solitaria, della vittoria sull'ingiustizia, del male superato.

I piaceri molteplici della vita sono da prendere e da coltivare: sono la materia prima della felicita'.

 

ANEMONI

"Come geloso, io soffro quattro volte:
perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo,
perché temo che la mia gelosia finisca per ferire l'altro,
perché mi lascio soggiogare da una banalità:
soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri".

da FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO di Roland Barthes
 

FRIED



lasciarti essere te

tutta intera


Vedere
che tu sei tu solo
se sei
tutto ciò che sei

la tenerezza
e la furia
quel che vuole sottrarsi
e quel che vuole aderire
Chi ama solo una metà
non ti ama a metà
ma per nulla
ti vuole ritagliare a misura
amputare
mutilare
Lasciarti essere te
è difficile o facile?
Non dipende da quanta
intenzione e saggezza
ma da quanto amore e quanta
aperta nostalgia di tutto-
di tutto
quel che tu sei
Del calore
e del freddo
della bontà
e della protervia
della tua volontà
e irritazione
di ogni tuo gesto
della tua ritrosia
incostanza
costanza
Allora
questo
lasciarti essere te
non è forse
così difficile.

--

 

OMAGGIO A BALLA

Un uomo è più 'grande' di un altro solo se sale sulle sue spalle.
(Bertold Brecht)

 

SPERANZA

Quando solo siedo al mio focolare,
E odiosi pensieri mi vestono di tristezza,
Quand'anche i sogni vengon a meno all'occhio della mente,
E non ci son fiori per la nuda brughiera della vita,
Tu, dolce Speranza, profumami di magia:
Sì, portami via sulle tue ali d'argento.

Se, colto dalla notte dove i rami intrecciati
Escludono il raggio lucente della luna,
il tetro Sconforto impaurisse i miei pensieri,
E, accigliato, fuggisse la dolce Allegria,
Ti prego,
un raggio affaccia di luce per lo sconnesso
Tetto di paglia, scaccia lo Sconforto Maledetto.

E se la Delusione,
madre dell'Angoscia,
La figlia spingesse a predare il mio cuore sbadato,
Quando, come una nube, sull'aria assisa
S'appresta a colpire la vittima ammaliata,
Tu cacciala via, dolce Speranza, col tuo viso di luce
Spaventala,
come la mattina quando terrorizza la notte.

Quando il destino racconta, di quelli che più amo,
Storie di dolore al mio cuore spaventato,
Tu, Speranza, occhi di luce, la mia fantasia
Morbosa rallegra, dammi dolce conforto:
Illuminami di cielo, danza
Sul mio capo con le tue ali d'argento.

(Keats)

 

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BLAGA DIMITROVA

 

Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò.
Non avrò dolore né desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne – ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore – ma non più verso il cielo in volo.
Non più cattiverie – ma nemmeno gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi, ma lontano per me non s’aprirà l’orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera – ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola – ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele
http://www.giuseppeborsoi.it/wp-content/uploads/2007/12/ridimensiona-divittorio_corcos.jpg spalla – ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo – ma non vivrò realmente mai più.


 

INDIA DEL NORD E NEPAL (2007)

Potrei scriverne ma non voglio annoiare con la cronaca : New Delhi,Jaipur, Abhaneri, Fatehpur Sikri, Agra, Sikandra, Gwalior,Orcha, Khajuraho, Raneh Falls, Varanasi,Katmandu, Bhaktapur, Patan.

E’ successo come in un incontro con una persona sconosciuta. Ne avevi sentito parlare ma quando l’hai davanti tutto è diverso, lei ti sorprende.

Non è il tuo ideale ma l’ami a prima vista. L’ami nonostante i suoi difetti. Anche se è sporca e tu sei un fanatico della pulizia. Sono quegli sguardi e quei sorrisi che entrano dentro e non ti lasciano più. E' la felicità delle emozioni

La sua eleganza, i suoi colori, le sue contraddizioni, la sua grandiosità e la sua miseria, tutto ti conquista, ti meraviglia, ti fa impressione.

Città, palazzi, villaggi, bambini, donne, uomini, santoni, animali. La vita e la morte fanno meno paura, ti senti più fatalista, più leggero. Se poi riesci a liberarti dai pregiudizi e guardi non solo la superficie delle cose ti trovi a riflettere su cosa avvicina alla GIOIA. Non quello che si ha ma come si è. Come si puo’ diventare avendo cura del proprio spirito, se si riesce riavvicinandosi alla religione e a Dio ed anche riavvicinandosi agli uomini. Un miglior rapporto con se stessi e con gli altri.

Il Gange e l’antica Benares riescono a conquistarsi un posto speciale. Le cerimonie religiose e le cremazioni dalla barca a remi non si dimenticheranno mai, Vanno vissute e sentite, raccontarle non è facile, tradurre in parole le emozioni le riduce, si rischiano banalità e sdolcinature.

L’invito agli amici lettori è di partire, non importa quando. Il viaggio è bello,  è  una  magia che avviene  dentro di te , il rischio è che potresti scoprire quanto sei diverso da come credevi.

 
 

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