DiariodiAzzurra

DEDICATA AL MIO CAGNOLINO


Ficcando il naso nero nel vetro, il cane aspetta, aspetta sempre qualcuno. Infilo la mano nel suo pelo, io pure aspetto qualcuno. Ricordi, cane, c'è stato un tempo quando un uomo abitava qui. E chi era esso per me? Forse un fratello, un marito forse, e forse, talvolta, sembrava un figlio a cui dovevo il mio aiuto. Esso è lontano... Ti sei fatto zitto. Più non ci saranno altri uomini qui. Mio bravo cane, sei bravo in tutto, ma che peccato che tu non possa bere!