il senso della vita

Supporto ospedaliero, la mia riflessione:


Premetto che ho partorito le mie tre bambine sempre nel solito ospedale e che le altre due gravidanze dopo la morte della Linda sono state seguite dai dottori e dalle ostetriche che lavoravano li. Ho trovato persone splendide, persone che amano il loro lavoro e ci mettono così tanto amore nel farlo che hanno reso le mie travagliate  gravidanze più serene ed è con il cuore che ringrazio Denise, Francesca e Laura per quello che hanno fatto per me.Detto questo, quando tornarono in sala parto e chiamarono mio marito per dargli la notizia della morte della Linda, in modo che fosse lui a dirmelo, scoppio un po' di trambusto, stavo male io, mio marito ma anche loro erano sconvolti e lavoravano tra pianti e disperazione (Denise, la ragazza che mi aveva fatto partorire lavorava in sala parto da una settimana). Io firmai le dimissioni, non avevo intenzione di tornare in reparto, magari tra pance e bambini, ed ecco che fui abbandonata, ma non dalle persone, dalla struttura. Andai tre giorni dopo a ritirare il foglio dell'autopsia e poi a togliermi i punti, io tempestavo la gente di domande e nessuno sapeva rispondermi, ero così frustrata che pensavo fosse stata colpa mia.Ad agosto facemmo la consulenza genetica ed anche li, niente risposte ... nessuno sapeva dirmi niente, un caso mi dicevano ... un caso tra milioni ... Poi rimasi incinta della Siria e con tutti i sensi di colpa che mi portavo dietro, non mi feci colpi di sole, non pulivo con detersivi che pensavo facessero male ... NON MI DAVO NEMMENO LO SMALTO ALLE UNGHIE !Poi per sbaglio rimasi incinta della Livia e così mi trovai a fare una consulenza a tossicologia perchè avevo assunto farmaci in gravidanza (prima di sapere che ero incinta) ed ecco che saltarono fuori tutti i dubbi della morte della Linda, portai le cartelle, le ecografie e finalmente le domande ebbero una risposta.Uscii da quel consulto devastata ma libera dai sensi di colpa che mi avevano attanagliato per così tanti anni, sensi di colpa che avevano rovinato anche le gravidanze successive.Allora io mi chiedo, perchè quando succede una cosa del genere l'ospedale non ti fornisce un supporto, qualcuno che guidi i tuoi dubbi verso risposte più o meno certe, una pesona che ti ascolti e ti sappia indirizzare verso altre strutture, magari ti consigli uno psicologo, non poteva esserci qualcuno che mi diceva, subito dopo la morte: "signora se ha dubbi di questo genere perché non prova a chiamare tossicologia?"  PERCHE' UNA STRUTTURA COME UN OSPEDALE TI ABBANDONA A DUBBI E INCERTEZZE !