il senso della vita

Quotidianità


Mesi d'inquietudine, una serenità che tardava a venire, nessun problema evidente se non la quotidianità della vita. Mi sentivo schiacciata in un ruolo che non mi apparteneva, mi sentivo messa all'angolo familiarmente come "quella che rimette a posto, cucina, lava e accompagna le figlie, ovunque vogliano" come una collaboratrice domestica e tassista senza stipendio, quella che urla, quella che si arrabbia continuamente perchè non c'è ordine, quella che ripete continuamente "studiate" ... questa davvero sono io? forse è davvero così riduttivo il ruolo della mamma?Nessuno spazio per me, completamente annientata dalla famiglia e da quest'adolescenza incombente, l'amore enorme per le mie figlie, per mio marito e la passione per la fotografia non era sufficiente a farmi sentire realizzata, avevo bisogno di altro, avevo bisogno di riappropriarmi di me stessa.Così torno a correre, sperando che tutto ritorni nella giusta dimensione, che riesca a trovare più pazienza nella gestione familiare, che riesca a trovare un dialogo invece dell'urlo e riesca a farmi scivolare un po' di cose sulle spalle senza che necessariamente si fermino allo stomaco.E nel frattempo cambio la suoneria del cellulare fly away from here non voglio volare via da voi, ma ho bisogno di sentrirmi più leggera, ora ho una zavorra sul cuore che non mi permette di essere serena ... io sono allegra, io rido, io sono felice, io amo la vita ... non voglio essere così non voglio questa inquietudine di cui nessuno si accorge.