il senso della vita

Post N° 125


Riporto un pezzettino del diario, un rientro forzato alla "normalità" un gita in moto di tre giorni che ci fece staccare un po' la spina, ma la sensazione strana rimaneva, la sensazione di una vita irreale, come se fossimo stati catapultati in un' altra vita, a volte dicevamo con Romano: "sembra di vivere in un film". Sembrava di aver preso la macchina del tempo e essere ritornati a nove mesi prima. Percepisco ancora il senso di disorientamento che è durato per un po' di tempo.25 giugno ’02“Cara Linda, lo splendore delle cinque terre e la poesia dei panorami mi hanno fatto pensare spesso a te, alla nostra famiglia ma soprattutto al fatto di quanto fosse “strano” trovarsi là in quel momento dopo tutto l’inverno passato con te in pancia. Sono stati tanti i momenti in cui ho pensato a te con serenità e qualche volta il dolore mi ha sopraffatto, è ancora troppo presto, sento ancora questo grosso macigno sul cuore, soprattutto quando ripenso a tutti i progetti che facevo su il nostro futuro quando mi carezzavo la pancia. Ho deciso che non prenderò bambini piccoli in braccio fino a quando non arriverà il tuo fratellino o sorellina, anche se vedo ancora molto lontano il suo arrivo, sento che tu mi aiuterai a far passare questo tempo, fino a che per te non ci sarà un nuovo bimbo da proteggere, anche nella pancia. Senza lacrime ti dico quanto ti amo e quanto mi manchi … proteggici nostro piccolo tesoro. La Mamma”