il senso della vita

Francoforte


Giovedì partiamo, con rientro lunedì, un week end lungo a trovare il mio fratellino che vive e lavora, ormai da circa sette anni in questa fredda ma carina città internazionale.
L'ultima volta che ci siamo andati c'era solo la piccola Siria che aveva compiuto da poco un anno, non mangiò niente di tedesco, ma solo pappine liofilizzate e omogenizzati vari, un disastro. Noi invece si stette proprio bene, anche tra wustel, crauti e birra, ma anche filetto su pietra, pizza in un ristorante italiano, dove esisteva la mozzarella e il pomodoro d.o.c. Ma niente fù più bello che vedere il mio fratellino, la sua casa e un pezzettino della sua vita che altrimenti non avrei mai
conosciuto (anche se comunque è un fratellone perchè più grande di me, ma il più piccolo dei tre fratelli). Ora troviamo anche la mia nipotina che per l'occasione parte da Torino e con l'aereo va a trovare il suo babbo. Sono felice e non vedo l'ora di stare tutti insieme.Siamo sempre sul chi va là, vista la mia influenza della settimana scorsa e le piccole che invece ce l'hanno come "l'avvoltoio sulla spalliera della nonna". Fervono i preparativi e anche questa mezz'ora al computer mi presenterà il conto nello scapicollarmi con valige, ciucci, biberon, medicine e tutte le cose che mi devo ricordare!