il senso della vita

I mercatini di Natale


Eccomi di ritorno da questo bellissimo viaggio, a parte la via  di andata e ritorno che è stata un po' stressate, compagnia low-cost, ma maremma ... un ora e mezza per arrivare a Pisa in treno, un ora e mezza per arrivare a Francoforte (Hann) in aereo e un'altra ora e mezza per arrivare da Hann a Francoforte, praticamente una giornata per andare e una per tornare, senza considerare due piccole scatenate ed indomabili figliole che cantavano, che salivano e scendevano dai seggiolini del treno, dell'aereo e dell'autobus, dicendo: "No io stò accanto a Mamma" "no ci sto io" ribatteva la grande e giù la Livietta in lacrime "Mammaaaaaa" e quindi le vedevi scambiarsi continuamente di posto tra me e Romano, solo il ricordo mi fa ritornare il mal di testa. "Siria tirati su" è stata la frase più gettonata di tutto il viaggio, infatti dove c'era un pavimento la Siria era in ginocchio o a giocare o a guardare angoli di polvere nascosti, con quel pappagallo di sua sorella dietro. "Baaammmbbbiiinnneeee BASTA!!! Il prossimo viaggio vi lasciamo a casa con i nonni!!!!!"  Ma a parte questo piccolo particolare ... è stata davvero una vacanza bella, carica di magia natalizia, da tutte le parti, alle finestre delle case, per strada, perfino le gru erano piene di luci e finito di lavorare le mettevano tutte ordinate nella stessa direzione, quasi a formare una creazione d'arte moderna.
 Senza contare che stare insieme a Jacopo e Anita (rispettivamente fratellino e nipotina) e alla mia famiglia insieme è stata davvero una bella felicità; scoprire la mia nipotina ancora più cresciuta, dolcissima come sempre e il mio fratellino, di una lentezza disarmante, ma ugualmente splendido.Uscivamo verso mezzo giorno con le bambine già "pranzate" così ci potevamo dedicare alle schifezze meravigliose tipo wustel inzuppati nella senape come un biscotto nel latte, birra e patatine fritte, mischiando il calore del wustel con il freddo che faceva fuori.Pomeriggio per i mercatini di Natale, entrando e uscendo da mini negozi di legno messi in mezzo a questa enorme strada di bancherelle di tutti i tipi, facendo una pausa per gustarsi un buon "vin brulè" con le mani attaccate alla tazza per riscaldarle dal freddo.Le piccole invece si alternavano e si litigavano il passeggino per fare il pisolino pomeridiano che durava anche due ore e se erano sveglie era tutto un guardare esclamare meravigliate a questo scintillio di luci, e questi pisoloni ci aiutavano nello stare fuori a cena, magari nei pressi di casa. Tipo alla pizzeria nello stesso condominio dell'appartamento di mio fratello, dove i camerieri parlano italiano ed io ho esordito "Non avete la ciccia fritta?"  e per tutta risposta "Cosaaaa???? Va bhe che parliamo italiano ma questa proprio non la capisco" e io con un viso rosso a tovaglia di Natale "Scusami tanto, lo so ho esagerato, diciamo cotoletta alla milanese?".
Senza contare che i tedeschi nei ristoranti, ma anche fuori, sono particolarmente silenziosi e con le piccole super agitate e io che cercavo di domarle, facevo proprio la figura da italiana e Romano che continuava a ripetermi "Parla più piano" "Ma che ci posso fare ho il tono di voce un po' acuto, ho ripreso dalla mamma!!!".E' stato davvero una vacanza dall'aria magica, dall'atmosfera carica di Natale, di profumi di vino e cannella, di dolci e frutta al cioccolato, di waffel, un aria magica fatta di luci, suoni composizioni e acessori natalizi di tutti i tipi, di tutte le forme, di tutti i materiali. E' stata davvero una bellissima vacanza, il problema è ritornare alla normalità. Fratellone mi manchi tanto!