il senso della vita

Il Presepe


Tradizioni e ricordi, legati all'infanzia, un presepe fatto su uno specchio senza cornice dove dalle montagne era facile far nascere il fiume, dove mettevo il ponticello di cartone con sopra un ragazzo con un cesto pieno di pesce in una mano e nell'altra un pesce preso dalla coda, lungo il fiume ci doveva essere per forza il ragazzo che pescava e poi una figura, un vecchio che in ginocchio con il cappello in mano per omaggiare Gesù, ma questo l'ho interpretato molto più tardi, quando ero piccola finivo sempre per metterlo al caldo, davanti ad una lucina rossa ricoperta di stecchini a formare un bel falò.
La capanna, sempre la solita, presa da casa dei miei perchè non veniva utilizzata ne voluta da nessuno dei miei fratelli, mia mamma che è un'appassionata del Presepe, quello spirituale, ha optato per tre bellissime statuette, abbastanza grandi, in una bella capanna. Poi dopotutto, quando lo spirito del Natale era scomparso o meglio a tutti stava fatica fare l'albero e il Presepe, ero sempre io che magari mi facevo mettere le luci da mio babbo e con lo scaleo piano piano addobbavo l'albero e mi dedicavo alla costruzione del Presepe.
E così con un po' di pezzi vecchi e un po' di quelli nuovi, mi piace rinnovare questa tradizione, rendere partecipi le mie piccole in quello credo sia la parte più bella del Natale, non l'albero, non babbo Natale, ma Gesù bambino. Questo è il "Presepino" così lo chiama la Siria, l'ha visto in un negozietto di legno, in mezzo a tanti, nelle strade di Francoforte, in mezzo a tanti oggetti natalizi più svariati, mentre guardava e teneva per mano suo zio l'ha scelto, un suo regalo. Così la Siria lo adora, viene da me a chiedermi se lo posso togliere dall'albero, almeno ci gioca.