Secondo la tradizione, riferita dall'antico cronista fiorentino Giovanni Villani (Cronica, libro I°, cap. IX), la vetusta cerimonia dello "scoppio del carro" sarebbe da collegarsi alla prima Crociata, predicata a Firenze dal vescovo del tempo Ranieri ed alla quale parteciparono oltre duemilacinquecento concittadini, al comando di Pazzino di Ranieri de' Pazzi. Il 15 luglio 1099, dopo un lungo assedio, l'esercito crociato conquistò Gerusalemme; Pazzino sarebbe stato il primo ad innalzare il vessillo cristiano sulle mura della città santa, ed avrebbe ricevuto in dono da Goffredo IV duca di Buillon (detto Buglione), della Bassa Lorena, tre scaglie di pietra del santo Sepolcro di Cristo, poi gelosamente custodite e portate a Firenze nel 1101. Conservate in un primo tempo dalla famiglia Pazzi, le tre pietre furono usate per trarne una scintilla di fuoco "novello" (simbolo tutto pasquale di vita nuova) distribuito poi, dopo la benedizione, alle singole famiglie per riaccendere il focolare domestico. Si diffuse così a Firenze l'uso, attestato per Gerusalemme durante le Crociate, di distribuire al clero ed al popolo il "fuoco santo" nella basilica dell'Anastasis (o del santo Sepolcro), come segno della Risurrezione di Cristo.
Lo scoppio del carro (il brindellone)
Secondo la tradizione, riferita dall'antico cronista fiorentino Giovanni Villani (Cronica, libro I°, cap. IX), la vetusta cerimonia dello "scoppio del carro" sarebbe da collegarsi alla prima Crociata, predicata a Firenze dal vescovo del tempo Ranieri ed alla quale parteciparono oltre duemilacinquecento concittadini, al comando di Pazzino di Ranieri de' Pazzi. Il 15 luglio 1099, dopo un lungo assedio, l'esercito crociato conquistò Gerusalemme; Pazzino sarebbe stato il primo ad innalzare il vessillo cristiano sulle mura della città santa, ed avrebbe ricevuto in dono da Goffredo IV duca di Buillon (detto Buglione), della Bassa Lorena, tre scaglie di pietra del santo Sepolcro di Cristo, poi gelosamente custodite e portate a Firenze nel 1101. Conservate in un primo tempo dalla famiglia Pazzi, le tre pietre furono usate per trarne una scintilla di fuoco "novello" (simbolo tutto pasquale di vita nuova) distribuito poi, dopo la benedizione, alle singole famiglie per riaccendere il focolare domestico. Si diffuse così a Firenze l'uso, attestato per Gerusalemme durante le Crociate, di distribuire al clero ed al popolo il "fuoco santo" nella basilica dell'Anastasis (o del santo Sepolcro), come segno della Risurrezione di Cristo.