il senso della vita

Il mio blog


Erano i primi di aprile, avevo finito di mettere da poco sul web tutto il diario e Romano mi disse: "Perchè non apri un blog?" ed io: "Che cos'è un blog?", per tutta risposta aprì il blog di Beppe Grillo e mi disse: "Questo ad esempio è un blog", mamma mia, dici poco, quello più cliccato d'Italia, sì proprio un bell'esempio. Così il 5 aprile del 2006 ne ho aperto uno tutto mio, questo, ma quando parti non sai mica dove arrivi, quanto durerai, cosa ci scriverai dentro, anche il nome stesso, scegli la prima cosa che viene in mente, oppure quello che in quel momento ti passa per la testa. Poi inizi a scrivere, un po' di superficialità, qualche foto scattata dalla terrazza di casa, a volte cose serie e soprattutto vaghi per altre "case" per guardare un po' come si fa, cosa ci si deve mettere per renderlo interessante. E così inizia a cambiare nella grafica, nei contenuti, inizia a diventare un impegno, ma non per gli altri, per te stessa; mi rendevo conto che poi alla fin fine serviva soprattutto a me scrivere.Così penso che dopotutto è da una vita che scrivo, prima con i diari raccontando giornalmente la mia vita da teenager, poi tante poesie, tanti fogli vecchi strappati da un blocknotes dove riportavo fugaci pensieri e preoccupazioni,  oppure scritti malamente su un tovagliolo di carta, con magari una macchia di inchiostro diluito da una lacrima; avevo sempre la mia penna stilografica e scrivevo solo con l'inchiostro blu.Poi gli amici che vanno e che vengono, blog a cui ti eri affezionata spariscono, clicchi sul loro nome e "Ooops la pagina che cerchi non è stata trovata!",  praticamente un universo parallelo fatto di niente e di tutto, con amicizie virtuali che sono diventate reali, con persone che leggi giornalmente e che conosci meglio di tante, fatto anche di persone che mai hai visto, amicizie che ritrovi, qualcosa di strano che non è vita di tutti i giorni, ma è comunque qualcosa di positivo.Il mio blog, il mio diario, un pezzetto di me ... ma non tutto!