il senso della vita

L'Aborto come una spina di rosa


E' qualcosa di strano, non una ferita, una cicatrice evidente, ma una spina che entra, non visibile a nessuno, qualcosa che ti da fastidio, che senti, che ti porti dentro senza condividerla, qualcosa che sai di avere ma  che dura fatica ad andarsene. Mi sono chiesta spesso perchè dopo quasi due anni da questo aborto spontaneo, non riuscivo a colmare questo pensiero, questo vuoto, a guarire questa ferita; sono arrivata a pensare che solo un altro figlio avrebbe dato un senso a tutto quello che ho passato; erano talmente tante le domande e tanta l'incredulità per questo mio atteggiamento, per questa mancanza di rassegnazione, mi sembrava di essere strana, fissata, così ho chiesto ad un'altra donna che come me aveva avuto un aborto spontaneo senza poi avere altri figli, più o meno un anno prima del mio, ed anche lei mi ha detto che non passa, forse impari a conviverci ma spesso si chiede come sarebbe stato, alla fine le sue parole sono state: "... prima o poi questa cosa la devo risolvere ...".Ed allora come si risolve se un altro figlio non lo fai? Devi forse farti un lavaggio del cervello? Quale è il sistema, forse aspettare la menopausa per trovare finalmente la rassegnazione di cosa poteva essere e non è stato. Per tutta la vita dovrai convivere con questi pensieri? Con questi rimpianti? Anche io voglio risolvere questa cosa, mi sono stufata di pensare e visto che non ci sono vie di mezzo e compromessi possibili che può fare una coppia per venirsi in contro, è bianco o nero, o un figlio o niente figlio, non può essere un capriccio, non può una persona cedere ed accontentare la moglie perchè semplicemente lei lo vuole, un figlio è la vita, è sacrificio, non si può chiedere come si chiede un vestito o un oggetto di valore. La decisione è naturalmente forzata, quindi ho rinunciato a questo sogno, ormai già da tempo, è giusto così, ed è allora che è iniziata la lotta con me stessa per non soffrire, ho provato di tutto, sfoghi, silenzi, richieste, ma basta, da ora in poi questa spina sarà solo e soltanto dentro di me e in queste pagine che mi servono come uno sfogo, senza più parlarne, perchè sono arrivata al punto che esternare questi pensieri, soprattutto con Romano, è solo un ulteriore dolore, soprattutto inutile.Gli uomini nemmeno si avvicinano a questo nostro vissuto, non pensano nemmeno lontanamente cosa ci portiamo nel cuore, i nostri pensieri, quelli che ci restano dentro come tarli. Non so se è una cosa mia che succede solo a me, queste sensazioni, questa spina che non duole ma da fastidio o se fa parte di tutte le donne che hanno abortito, spontaneamente o volontariamente, non so se c'è una soluzione, forse semplicemente non riesco a vederla. ... è una cosa che anche io prima o poi devo risolvere ...