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L'UNICO UOMO ITALIANO

Post n°3 pubblicato il 21 Marzo 2005 da nonnanes0

Hai letto il primo :http://blog.libero.it/NONNANES    

LA STORIA DI NONNANES

L’unico uomo italiano

 

Capitolo N. 4

Mio marito non c’è nel conteggio, dei 8 uomini che io ho avuto, con Lui ho lavorato tanto, messa a rischio l’eredità di mio padre, fatta una solida posizione finanziaria e con Lui due figli, ma……….

Il ma sta perché con lui il matrimonio è stato una frana colossale. Gli sono stata indicata come sposa da suo padre, gli sono piaciuta ( eeeee ero bella, bella da ragazza) mi ha sposata vergine, ma mi ha rispettato troppo. Io la teoria la conoscevo, la pratica no, ma mai avrei osato proporre qualcosa.

Non matrimonio in bianco ( i figli sono il frutto ), ma pensate che a Vicenza dopo aver fatto l’amore al sabato, la domenica era tassativo che si confessasse. Ed io per 8 anni a seguirlo tutte le domeniche e le sante feste,insomma bigotto, religiosissimo e anche  per niente erotico né virile.

Sempre tra i preti, quante cene con prelati a tavola, tanto che ad un certo momento, spacciavo un mal di testa per sparire, non prima di baci ad anelli vescovili. E mi guardavano anche loro con occhietti languidi, tanto ero fiorente, ma io abbassavo gli occhi. Nessun prelato ha osato altro di un semplice sguardo

Bhè ve lo devo dire come faceva e fa l’amore mio marito…..I primi anni tutti i sabati, poi via via scemando: 1 si e 1 no, 1 si e 2 no, poi 1 si e 3 no…sino a 1 non dico semel in anno, ma quasi.

Sempre e solamente di sabato. Dunque, l’ora le 23, i figli una volta a letto ora escono. Lui passa in bagno, poi ( Unico comando ) mi dice: “ LAVATI “. Obbedisco e con vestaglia e reggiseno mi sdraio di traverso sul letto, apro le gambe e Lui……( duro o molle ) cerca la penetrazione.

Un minuto ha finito !!!!! – Sappi che io non ho mai baciato i suoi genitali, lui mai i miei e nemmeno il seno !!! credere o non credere è cosi. Lo ripeto se prima non l’hai letto: Sino a 44 anni credevo che ero FRIGIDA.

 

Il. Diario su quanto sento nelle confidenze femminili ( uomini pochi e meno interessanti, i loro sentimenti piu' diluiti ) non ha un proseguo cronologico, ma cosi come mi affiorano alla mente.

Amore intercontinentale lesbico e virtuale. Lei da uno Stato degli  Usa, 45 enne, in casa il marito e tre figli  nuore e 2 nipoti ignari, impiegata, alla prima pulsazione per una donna. L’altra dall’ Italia, venticinquenne, professione modella di non alto grido. Una amicizia nata in una chat  e sempre piu’ coinvolgente per la canadese. La voglia di dare corpo a parole dette e la disponibilità finanziaria le

consentono di programmare  ( da sola )  un ritorno in Italia dopo 20 anni, solo per passarli turisticamente e eroticamente con la venticinquenne, dopo un anno che si parlavano ogni sera ( notte in Italia, tardo pomeriggio in Usa ). Hanno passato un…….viaggio di nozze fantastico, con le lacrime all’addio perché difficilmente potranno incontrarsi ancora. Al ritorno in Usa, mi diceva che per giorni e giorni ha rivissuto quella esperienza  e le è rimasto intatto l’amore per quella giovane compagna, ma in Lei è spuntata la piante del desiderio di fare ancora l’amore, il sesso, con la donna. Un po’ disperata, perché nella comunità locale vede pochissime possibilità.

 

Ho titolato la pagina. “Unico uomo Italiano” ma poiché negli 8 non considero mio marito, vi devo dire dell’Unico uomo Italiano.

Da piu' di venti anni abbiamo una casa a Davos in Svizzera, pochi anni dopo abbiamo preso un appartamento a Porto Cervo in Sardegna  ( 2 anni dopo la barca ).

Grande spesa ( anche se usata da 10 anni ) e grossa barca con 10 posti letto. Siamo in quattro in famiglia, una tata la porto sempre, 3 uomini d’equipaggio c’è solo 2 posti per eventuali ospiti, ma quando i figli cacciano noi tre i posti per ospiti diventano 5.

Dicevo unico italiano ! I primi tempi con i ragazzi piccoli assoldavamo anticipatamente i 3 uomini d’equipaggio per il mese di soggiorno. ( e costavano un occhio, ma se Tu che leggi non lo sai, per noi non era un problema, tanto tutto si scala dal mare di tasse, che qui si paga, non come da voi in Italia che chi piu’ guadagna piu’ evade ).

Si chiamava  Giobatta ed era di origini Liguri. Aveva fatto carriera militare in Marina  poi su bananiere o petroliere, il classico marinaio con una donna in ogni porto. In pensione era per Lui un divertissement governare la nostra barca e comandare il cuoco e un aiutante/mozzo, per il periodo del nostro soggiorno. Prendevano servizio 15 giorni prima del nostro arrivo, per tirare la barca a lucido. Lo prenotavamo un anno con l’altro. Fu al terzo o quarto anno che avvenne il fattaccio . Cheeeeee fattaccio!!! Direi  quel splendido soggiorno con qualche ora tra le sue braccia, anzi qualche notte, quando mio marito voleva restare a terra e non dormire in barca.

Giobatta era di poche parole, ma aveva due occhi che mi avevano colpito sin dal primo incontro d’affari quando per averlo non osai contrattare l’ingaggio e acconsentii a dare una somma globale per i tre, della quale forse piu' della metà restava in tasca a Lui.

Ogni anno migliorava la confidenza, ero arrivata al punto che mi fidavo di Lui per ogni approvvigionamento necessario, la varietà del menu e ogni altro anche perché messo alla prova, mai aveva fatto una cresta sulle spese. Anche alla tata era Lui che dava ordini cosi che io ero abbastanza sollevata di tutto.

Quell’anno, i figli ormai oltre i 20 anni anche il secondogenito, mi convinsero a fare una puntata a Portofino, con i due loro amici ospiti, perché al Covo di Nord Est, avrebbero incrociato altri amici.

Mio marito disse: “ Io non vengo ! Se la mamma  non ha nulla in contrario andate ! “

Ed io fingendo malavoglia dissi : “ O.K. ! “  Dalla Sardegna alla Liguria non è una volata, ma programmammo tre giorni, lasciai  a terra anche la tata. A Portofino ( mese di Luglio) la baia è piena, ancorammo quasi all’esterno, mentre i ragazzi scesero per cenare e poi per il Locale poco distante io rimasi a bordo. Fu cosi che chiesi a Giobatta  di non cenare prima, ma poteva sedersi a farmi compagnia. Fu una cena parca, poi il ghiaccio si scioglieva e lo Champagne si esauriva.

Fu cosi che Giobatta espletò con grande charm le sue avance, dicendomi che non aveva mai avuto una donna bella e di classe come me ! Era la mia tattica……dire sempre agli uomini che  era la prima volta che tradivo mio marito, fatto che li inorgogliva ancora di piu'.

Come avvenne e i particolari…..non ve li racconto, ma Giobatta fu squisito, seppe tenermi sveglia sino all’alzar delle stelle e con la complicità di non so chi dopo una pausa si presentò con un vassoio di focacce ligure fragranti appena sfornate dal forno a terra. Tu conosci la focaccia Ligure ?

Io ricordo i sapori : Quella all’olio, alle olive nere, alla cipolla, al formaggio e alla pizza.

Quell’estate con Giobatta  fu fantastico, come si presentava l’occasione di un’ora soli, eravamo una nelle braccia dell’altro e furono cosi 20 bei giorni che potemmo ripeterli gli anni successivi ad ogni nostra vacanza in Sardegna per ben 5 anni.

Giobatta fu l’ultimo uomo al quale imposi il preservativo e l’unico uomo Italiano al quale ho concesso le mie grazie ! 50 / 55 ma ero ancora una splendida donna !

 

Fine Cap. 4
 
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