Vi racconto una storia, o meglio ci provo. Daniel l'ho conosciuto quest'estate a lavoro. Un Ragazzo che viene dalla Romania uno che con la legge ha tutto a posto, non è una testa calda, anzi è un gran lavoratore ed io che l'ho visto,davvero mi sono sentito felice di averlo conosciuto. Faceva il magazziniere in un bar, e portava con un carretto i rifornimenti per il bar, andava avanti e indietro, non si fermava un attimo ne con il caldo ne con il freddo. Io, che guidavo una macchinina da Golf spesso, gli davo una mano con i carichi, lo prendevo su e da lì è nata un amicizia vera, sincera. Daniel è in Italia da 3 anni,lavora messo in regola, e in uno dei nostri lunghi-brevi discorsi, mi ha detto: " Io ho un sogno, poter dare alla mia figlia ciò che io non ho avuto...Lavoro in Italia per poter darle un futuro migliore del mio". Quella sua frase mi rese molto felice. Alla fine del periodo di lavoro, ovvero l'ultimo mio giorno di lavoro, sono andato a salutarlo e mi ha detto con un tono molto serio: "Tu, sei un uomo buono, sono felice di averti incontrato". Volevo parlare di lui,perchè troppo spesso si fa di tutta un erba un fascio. Io sono dell'idea che non bisogna mai generalizzare.
La Storia di Daniel
Vi racconto una storia, o meglio ci provo. Daniel l'ho conosciuto quest'estate a lavoro. Un Ragazzo che viene dalla Romania uno che con la legge ha tutto a posto, non è una testa calda, anzi è un gran lavoratore ed io che l'ho visto,davvero mi sono sentito felice di averlo conosciuto. Faceva il magazziniere in un bar, e portava con un carretto i rifornimenti per il bar, andava avanti e indietro, non si fermava un attimo ne con il caldo ne con il freddo. Io, che guidavo una macchinina da Golf spesso, gli davo una mano con i carichi, lo prendevo su e da lì è nata un amicizia vera, sincera. Daniel è in Italia da 3 anni,lavora messo in regola, e in uno dei nostri lunghi-brevi discorsi, mi ha detto: " Io ho un sogno, poter dare alla mia figlia ciò che io non ho avuto...Lavoro in Italia per poter darle un futuro migliore del mio". Quella sua frase mi rese molto felice. Alla fine del periodo di lavoro, ovvero l'ultimo mio giorno di lavoro, sono andato a salutarlo e mi ha detto con un tono molto serio: "Tu, sei un uomo buono, sono felice di averti incontrato". Volevo parlare di lui,perchè troppo spesso si fa di tutta un erba un fascio. Io sono dell'idea che non bisogna mai generalizzare.