sposato e gay?

lunedì 28 novembre 2005


doveva capitare ... è finita!Ebbene si! Oggi Carlo mi ha scritto che non ce la fa. Non riesce a conciliare l’essere gay con l’essere padre. “se vuoi ti sarò sempre amico ma senza nessuna implicazione intima. Tu non c'entri nulla è una mia decisione. Non voglio guardare i miei bimbi e pensare al loro padre che magari qualche giorno prima era teneramente abbracciato  ad  un uomo .......”Che dire! oggi sono stato malissimo tutto il giorno, ho pianto. Pianto perché pensavo di aver finalmente trovato una persona con cui condividere questa specie di fardello. Già da tempo sono alla ricerca dell’anima gemella che non riesco a trovare semplicemente perché sono sposato. Ma come fai a spiegare a qualcuno che la tua mente, la tua anima, il tuo corpo sono divisi in due. Da un lato la parte etero, socialmente accettata, dall’altra la parte gay, sconosciuta ai più, ma la più profonda, quella a cui sono maggiormente legato. Inizialmente mi sono fatto molte domande, anche sul fatto che tradivo mia moglie. Ma poi, pensandoci con calma, mi sono detto che è la mia natura, che sono fatto così. A lei voglio bene ma, … ma c’è sempre un vuoto dentro di me, un vuoto che non riesco a colmare. Oggi, non mi faccio molte illusioni. So che in me convivono due anime, ambedue meritevoli di esistere. Sono gli altri che non riescono a capire il mio stato d’animo, il mio bisogno di potere avere un legame diverso.Poi quando finalmente trovo qualcuno che vive nella mia stessa condizione, quando riesco ad istaurare un dialogo aperto, franco, sincero, ecco la solita mazzata. Forse le mie aspettative sono troppo alte, forse non riesco a cogliere le sfumature del grigio. Per me le relazioni sono o bianche o nere, la via di mezzo, rappresentata dalla sola amicizia, non riesco ad accettarla, non riesco a condividerla e a mantenerla. E’ un mio grande limite e ne sono ben cosciente. Intanto incassiamo un altro dolore, un altro di una lunga serie.