TRASPARENZA

E' MORTO MIKE BONGIORNO


          CIAO SIGNOR "ALLEGRIA"Scompare uno dei presentatori che ha fatto la storia della televisione italiana. Mike Bongiorno è morto all'età di 85 anni a Montecarlo, colto da un infarto.
"Un protagonista dal cuore timido"Il ricordo di chi ha lavorato con MikeHo lavorato con Mike Bongiorno dal 1978, per il Rischiatutto, quando ancora ero in RAI con il ruolo di assistente musicale. Il ricordo di Mike è legato ad alcuni fatti della mia vita. Uno dei mie primi compiti fu di recarmi allo studio Fiera 2 e occuparmi delle trasmissioni che venivano registrate lì. Così mi è capitato di lavorare con due grossi personaggi televisivi, forse i migliori in assoluto, cioè Enzo Tortora e Mike Bongiorno. Di Mike ho il ricordo di una persona apparentemente fredda e, sempre apparentemente, di poca cultura. Bisognava conoscerlo bene per rendersi conto che era invece l'esatto contrario. Era un professionista molto serio e meticoloso che amava interessarsi di tutti gli aspetti della produzione televisiva e quindi anche del mio lavoro. Per questo sono arrivata a scoprire la sua passione per la musica strumentale barocca e per la narrativa americana del Novecento.
   Per noi non era un monumento della televisione, era uno di noi. Un vecchio signore con cui si lavorava, ma si scherzava, si mangiava, a cui si entrava in camerino. Si è detto che era un gran "rompiballe", ma sono stata il suo produttore negli ultimi nove anni e posso dire che io non lo ho conosciuto così. Ho fatto con lui programmi come Genius, la Ruota della Fortuna, il Migliore. Dava del tu a tutti, era proprio uno di noi. Caterina Borella - produttoreARTICOLO COPIATO DAL SITO :TGCOMRoma - "È morto felice, era veramente felice". Così Maurizio Costanzo ricorda Mike Bongiorno nel giorno della sua morte. "Lo avevo sentito venerdì, era allegro, contento, pieno di voglia di fare. Mi aveva parlato dell’imminente debutto su Sky e mi ha raccontato di essersi commosso, cosa che non gli succedeva mai. Una cosa straordinaria". Sul ruolo di Bongiorno nel debutto della tv in Italia, Costanzo ha detto: "Più di lui non c’è nessuno che meriti il titolo di fondatore della televisione. La inaugurò nel ’54 e poi lanciò Lascia o raddoppia?. Era l’essenza della televisione italiana, su questo non c’è dubbio". Costanzo ricorda poi il primo incontro con Mike: "Ci si perde nella notte dei tempi. Fu a ’Bontà lorò nel 1977. Di lui mi colpiva la professionalità, la capacità. Gli ho sempre detto che le sue gaffes, i suoi errori, erano una costruzione volontaria, io ne ero fermamente convinto". Sul passaggio alla tv privata, Costanzo ricorda: "Fu il primo a seguire Berlusconi a Telemilano, seguito da Vianello e Mondaini, Corrado e poi io".articolo copiato dal sito :
 Con il passare degli anni il suo carattere si è addolcito e Mike è uscito dalla cappa di timidezza che gli impediva di avere rapporti più cordiali con i suoi collaboratori. Si improvvisavano cene di fine registrazione a cui lui partecipava volentieri, ridendo e divertendosi come tutti. Un ricordo personale che mi lega a lui è il fatto che, in un ambiente come il nostro, in cui tutti si danno del tu, Mike mi dava sempre del lei, in segno di stima e di grande rispetto. Giovanna Motta - assistente di redazione