Il cielo in 1 stanza

44 Maratona del Lamone

Era dal dicembre 2019 che non correvo una maratona. 
E allora ero allenata, avevo le gambe in forma. 
La forma "mia" ok ma stavo bene.
Poi il covid, poi l'anca.
Ed eccoci qui. 
Ieri ero appunto alla Maratona del Lamone.
Ero iscritta da prima del covid.
Se avessi potuto partecipare nel 2020.
Sarebbe stato tutto diverso.
Ieri mattina sveglia alle 3.30 e via in viaggio per Russi con il mio amico di corse.
Siamo arrivati abbastanza presto, 7.30.
Ritiriamo i pettorali ed aspettiamo le 9 la partenza.
Pensierosi per l'abbigliamento da gara.
Giacca sì? Giacca no? Felpina sì? Magari una basta?
Ho messo 2 felpe e la ventina.
Guanti e pantaloni lunghi.
Abbigliamento azzeccatissimo.
Pioveva. Poi si è tirato un pò fuori ed è arrivato pure un timido sole.
Poi coperto di nuovo, vento freddo e pioggia ancora.
L'idea era quella di partire e poi ritirarmi.
Durante il viaggio però chiacchierando col mio amico ho pensato di camminarla eventualmente.
Così ho fatto. 10 km di corsa e poi camminata a passo spedito.
Abbiamo passato diversi paesi, campagne di peschi in fiore.
La scopa della gara che ci ha raccontato la storia del paese, la storia dei vitigni coltivati.
I ricordi di bambino.
E' stato un bel "viaggio".
Il tempo massimo era 6 ore e 30. 
Eravamo le ultime. Io e una ragazza.
Appunto scortate dalla scopa.
Siamo arrivate, 6 ore e 23.
Per lei la 60 esima maratona.
Per me la 8 ava perchè una è FIASP e non è riconosciuta FIDAL e non contando le due 50 km. 
Bella la medaglia e piacevole sorpresa all'arrivo con un premio.
E' stata una bella "gara" di condivisione, di confronto, di amicizia, di sostegno e di complicità. 
Evviva la corsa anche se si trasforma in camminata :)