parlodime

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 Questa  è un agave.Le agavi mi piacciono molto e ne ho un discreto numero considerata la scarsa capienza del mio terrazzo, ma sono piccole e quindi ancora ospitabili senza sentirmi respinta ogni volta che esco fuori dalla porta finestra.quando cresceranno sarà un problema non piccoloma sono tanti i fattori che debbono essere positivi per permettere che questo evento si verifichi, non ultimo che attecchiscano bene e trovino il loro habitat.....quindi non mi conviene preoccuaparmi per ora.Ho preso l'abitudine da un po' di anni di autocalmarmi incitandomi a non pensare in modo negativo per un evento che mi potrebbe preoccupare in un futuro (ovvio quindi che le spine delle piante sono solo un pretesto) fin tanto che esso non è davvero a livello preoccupante....riduco l'ansia e mi pare di star meglio, non riesco a mettermi in ansia per una cosa che poi potrebbe non essere degna di tanto pensiero nè di perdere quel po' di tranquillità che va dal pensare la cosa al momento in cui essa diventa davvero reale.La cosa forse farà gridare le persone previdenti ma io non ci riesco proprio, mi rifiuto e cerco di pensare ad altro .Cerco poi, per quanto mi è possibile di non perdere niente di quello che mi viene proposto e che mi piace, e per far questo, sforzo  la mia natura che  mi farebbe stare a casa ogni volta che posso, da sola o in compagnia dato che io sto bene a casa in ogni modo.Qualche giorno fa ho vissuto una bellissima giornata e sono andata a padova dove insieme a persone piacevolissime che avevo conosciuto qui ho visitato la mostra di Corcos.E' inutile che vi racconti io della mostra, altre tra noi (Atapo e Ody)meglio di me lo hanno fatto... io racconto solo di una cosa tra le tante che mi ha colpito assai , anzi due cose.....e sono ....gli occhi e gli sguardi delle donne di corcos e la ricerca dei particolari negli abbigliamenti di queste signore, in particolare un vestito di piume e pizzi di Jole Biaggini Moschini, 1904   
       io di fronte a questo quadro sono rimasta tantissimo perchè ero attratta dai particolaridell'abito e dei fiori e m'immaginavo che pennello finissimo avesse usato il pittore e che cura certosina e attenzione al particolare avesse dedicato al quadro....nonc'era niente fatto di fretta e senza cura.........                                                      
altra meraviglia di quel giorno, degna di sguardi stupiti meravigliati, estasiati , entusiasti è stata la visita alla cappella degli scrovegni......
di fronte al genio di Giotto ogni parola non ha lo stesso valore: si entra in quella bomboniera e si guarda tutto e tutto meriterebbe ore di attenzione....i particolari sono infinitesimi e particolareggiati.....e quando si lascia la cappella, perchè i 20 minuti concessi sono passati, è normale e comune a tutti quelli che eravamo lì, voltarsi indietro per cogliere qualche aspetto che non si era visto, qualche particolare dimenticato, qualcuno non guardato a sufficenza.......e si esce ripromettendosi di tornare ancora. concludo queste quattro chiacchiere postando questo scooter.....
 questo è il mezzo che mi ha accolto a padova e con il quale ho scorazzato un po'.......ma ve lo racconto un'altra volta.....