parlodime

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  sono un incubo.....una montagna di calzini  blu che devono essere accopppiati possibilmente con il loro preciso compagno, proprio quello con il quale sono entrati in casa legati a coppia e fermati anche da un cartoncino che indicava la misura e il colore.un incubo una sfida che tutti gli anni mi si presenta quando devo riporli nei cassetti a fine stagione, quando sono stati usati in dosi massicce dalle mie figlie per i diversi campi scout.un tempo complici la giovane età delle mie figlie e il tentativo di riconoscerli avevo inventato un metodo di scrivere ( ricamare mi sembra troppo anche se effettivamente era un tentativo di utilizzo di punto "ombra") la iniziali dellemie figlie in qualche posto ben visibile e ovviamente di colore diverso. Era un compito immane e poi anche difficile da portare a termine perchè non sempre riuscivo in questo per voglia, tempo, e proteste delle figlie che ritenevano un po' troppo invadente la loro sigla nel calzetto proprio al posto dell'alluce. In seguito ho optato per una semplice crocetta sempre di colore diverso per riconoscere i compagni....Alla fine sono diventata fatalista e adottando il detto "chi si somiglia si piglia" ho lasciato che il caso decidesse l'accoppiamento e da allora cerco di guardare se su per giù hanno avuto le stesse vicende di lavaggi schiarenti , di uso sfinente...ecc...ora mi resta solo un unico obiettivo: evitare orfani o vedovi o zitelli....insomma cercare per ognuno un compagno che sia per affinità di avventure subite o percorsi fatti degno della compagnia.          vi debbo poi confessare che quando l'accoppiamento riesce e il numero dei rimasti è minimo mi sento molto meglio di marta flavi in agenzia matrimoniale!