parlodime

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che belle le tue mani principessa

recano scritte la tua vita e i suoi sogni

la vita le ha un po' rovinate, deturpate e avvilite

i sogni sembrano volati lontano

ma fin tanto che la memoria tiene ....non si può dire che sono persi 

e nei sogni tornerai ad essere quello che non sei più ma che volevi fosse.

come è difficile capirsi quando si parlano linguaggi diversi

e i linguaggi diversi capitano sempre 

anche con persone che conosci da tanto e che pensavi ti conoscessero

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non è facile passare in questo blog 

ultimamente vedo aria di smobilitamento in questo portale e non mi piace

le stanze di questa casa sembrano piene di polvere e , o per allergia o per scarsa propensione allo spolvero, mi trovo in difficoltà quasi non mi piacesse più.

Gli amici si vedono poco e anche io coltivo poco questo fiore particolare che viene chiamato amicizia , dovrei impegnarmi di più

dovrei ma non sempre riesco. 

intanto vivo la vita vera con qualche difficoltà più del solito

spero siano superabili ma so che non sarà così

saranno solo preludio a difficoltà maggiori che stanno arrivando a lunghi passi.

ieri avrei voluto avere un amico barra amica per raccontare quello che mi sta capitando. ma chissà se avrebbe capito o se io mi sarei fatta capire.

è prevalsa solo la paura e la voglia di farcela da sola come sempre anche se sta tendenza del tutto mia inizia a darmi fastidio: un continuo tentativo di farcela da sola, di avere le spalle grandi come si dice, e al contempo, una gran stanchezza per non avere una spalla sulla quale appoggiare la testa e anche una voce che mi chiami amore.

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è iniziato da pochi giorni ma è, questo, un mese che porta cambiamenti più di altri e chi più chi meno un po' ne risente.

quest'anno ho fatto il cambio stagionale e ora la situazione non è diversa da prima, solo che prima non avevo niente da mettere perchè avevo tutte cose molto estive, ora non ho niente da mettere perchè le cose sono troppo pesanti....cambiano i motivi ma il risultato è identico: vado in giro vestita come un turista che si è sbagliato a fare la valigia e mette sempre quelle 4 cose che si era portato nel caso in cui.....:)

è difficile ricordarsi di questa casa...perchè non mi viene più da scrivere niente. è un periodo che esterno poco , tengo tutto per me e credo di ricordarmi tutto ma poi non è vero, ma il ricordo è ormai perso e non mi viene più:) o forse ritengo che scrivere sia inutile e superfluo anche se poi non ne sono molto sicura.......

decisamente è un momento un po' di passaggio e di indecisioni varie....avrei voglia di amici anche qui.

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domani mattina prendo l'A14 e "scendo" ...parecchio.

spero il tempo mi assista ma in ogni caso porterò l'ombrello....

aspettatemi che torno presto..........spero :)

ciao!

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lo so, la foto non c'entra niente con quello che vorrei dire

ma mi si è chiuso lo stomaco ed è inutile che vi dico quello che provo

o come mi sento

voi tutti mi dareste consigli che non tengono conto di come mi sento io

ma di come la vedete voi la questione 

e a me sinceramente non basta

e non ho neanche voglia di fare un post frivolo 

o che non tenga conto di come sto io

perchè , come si dice, mi si è chiuso il cervello....

ciao

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ultimo giorno di agosto.

ultimo giorno di estate , o almeno quella stabilita come tale, intesa come sinonimo di spensieratezza.

Qui complice il tempo nuvoloso si sente proprio così, come qualcosa che sta per finire. Poi potremmo parlare di tante cose forse trite e ritrite ma pur vere , come il tempo che passa, la mezza stagione (che non c'è più) e poi allargare il discorso all'età di mezzo (altro eufemismo perchè vorrei vedere chi a 50anni e passa pensa ancora di essere nel mezzo del cammin...) e va dicendo. Di sicuro c'è che a giorni inizierà la scuola.

Questo per me è un capitolo chiuso.

mia figlia , l'ultima, si è diplomata.

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sembrano due ballerine che stanno ballando

anche le scarpette da ballo.....

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ognuno sta solo sul cuor della terra

trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera

           s.quasimodo

,,,,,,,

sono come le cose di gusto antico, un po' retrò. un po' desuete e un po' senza impellente bisogno di essere usate, eppure fa sempre piacere averle in tavola ed usarle a volte quando serve senza per questo sentirsi od essere desuete.

un po' come l'educazione che non sempre sembra doverosa, a volte un sempilice optional o un di più che non è obbligatorio usare....

per me invece continua ad essere una cosa di un gran valore e di una certa eleganza.

,,,,

buon giorno!!

è agosto......

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a me questa foto (o gif come meglio si dice) 

dona un senso di grande soddisfazione

e di libertà

farsi belli per fare una cosa che piace  "saltare dentro una pozzanghera"

chi non ha mai pensato di farlo? 

e quanti pensandolo non hanno pensato al fatto poco bello di sporcarsi il vestito

i capelli e le scarpe belle 

contravvenire al consiglio della mamma "stai attenta non ti sporcare"?.....e poi splash!!!

dentro l'acqua sporca!!!

per fortuna i miei mi hanno sempre lasciata sporcare come volevo

e anche io non mi sono mai preoccupata che le mie figlie non giocassero per non sporcare i vestiti

ma sicuramente qualche costrizione l'ho avuta...

altrimenti non avrei questi pensieri così "trasgressivi"...

certo, ci può essere anche il rovescio della medaglia ...

in senso figurato a volte mandare all'aria i consigli dei genitori o di chi ti educa 

non sempre è giusto e nemmeno "bello"

a volte è controproducente

perchè l'esperienza è sempre molto importante

anche se , a dire il vero, l'esperienza altrui insegna

l'esperienza propria educa....

....quindi.....

buona pozzanghera!!!!

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dietro i più grandi successi

c'è sempre tanta fatica ed impegno

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ieri sono andata in un negozio 

volevo comperarmi un vestito invece dei soliti pantaloni 

perchè ho troppo caldo.

Ero incerta sul colore,

sul modello, su tutto praticamente....

alla fine mi è venuto a galla un pensiero

che se ci penso bene è un po' che mi frulla in mente...

..."sarebbe bello avere qualcuno, che mi dicesse come vestirmi...

mi vestirei per lui e saprei che così gli piaccio".....

mi sono guardata ed ho riso, un riso un po' amaro in verità, 

perchè significa che sono stanca, stanca di essere come sono e di farmi vanto e forza di questa mia libertà......

alla fine ho deciso che devo finirmela di andare a far spesa al mercato o nelle catene...

devo andare nelle boutique,

lì almeno uno straccio di commessa che ti dice che quell vestito ti dona tantissimo c'è

e me ne torno a casa contenta 

anche se "intortata"

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mi piace questa foto, perchè è in bianco e nero e perchè è questo un movimento che faccio da sempre anche io.

cerco di mettere i piedi appaiati ma al contrario

da piccola ci riuscivo benissimo

ma anche adesso ci riesco bene

è quasi un test che ripeto per valutare il mio equilibrio e un po' la mia scioltezza muscolare

ma soprattutto per vedere le espressioni che fanno quelli che mi vedono........

e sono sempre espressioni strabiliate..

come se due piedi non potessero mettersi così 

come se fosse privo di qualche utilità..........

o come se tutto dovesse avere una qualche ragione che non sia il semplice piacere di  vedere se ancora è possibile questo

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il soffitto di una cattedrale che in genere siamo abituati a guardare da un altra visuale

ma è sempre e comunque lei.

Come certe realtà che sono sempre loro anche se viste da 

punti di vista diversi.

La cosa se un po' spiazza permette perè di notare altro che altrimenti non sarebbe possibile vedere.

E' un gioco che faccio ogni tanto.

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oggi mi sono persa dietro delle foto e ho giocato un po' di fantasia

vedendo un occhio dove in effetti c'è una corteccia di un albero

o immaginando paesaggi su un tronco di un albero

o dei disegni geometrici guardando la superficie di un lago

a volte è bello far finta che.......

                                                           quasi un gioco

parole

Mia figlia è di là che ripete, snocciola parole.

Io son qui che mi adagio su di esse come una litania o come un comodo materasso dove posso rilassarmi, chiudere gli occhi e sentirle , senza ascoltarle.

Ieri sera leggevo un libro dove si parlava di parole. Di quando non si riesce per gravi compromissioni cerebrali a dire parole, si usa il tono di voce adeguato ma le parole giuste non escono, solo numeri o suoni. Un brutto modo per stare in prigione di sè stessi.

Seguo a pensare alle parole

a quelle che non mi sono state dette, a quelle che non avrei voluto sentire,

a quelle che non ho detto, a quelle che non avrei voluto dire,

a quelle che non sono state capite, a quelle che non ho capito

.......quanto male si fa pure senza volerlo o, di contro, quanto bene si fa nn sapendolo.

Il caso a volte rimedia l'umana disattenzione. 

Qualche giorno fa in occasione di una mia festa mia madre e mio padre mi hanno regalato una pianta ed una busta . Ero senza occhiali e nonsono riuscita a leggere il biglietto che l'accompagnava e ringraziando l'ho messa in borsa.

Una volta arrivata a casa ho letto il biglietto . Era di mia madre nel quale mi diceva che con quella somma che volevano , lei e papà, tentare di regalarmi qualche attimo di felicità...

queste parole e il pensiero che avessero letto al di là di quel che dico(delle parole non dette) mi hanno commossa e siccome piangevo gliel'ho scritto in un messaggio.

Lei mi ha risposto che era contenta e che si era trattenuta perchè tante altre parole avrebbe voluto dirmi (non sono una figlia chiacchierona io e neanche facilecon cui parlare), perchè non è bello rimandare di dirsi quello che si ha nel cuore,  poi si dimenticano.

HO deciso di regalarle un quaderno

per non perdere nessuna parola...anche quelle che escono solo da una penna e non riescono ad essere dette a voce.

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stamattina andavo di fretta

andavo di fretta ed ero presa dai miei pensieri quando vedo due donne di mezza età (poco più della mia mezza età) vestite con le calze color carne, la gonna al ginocchio e la borsa a tracolla con degli opuscoli in mano.

Mi guardavano da in cima una scalinata, come il gatto guarda il topo aspettando che passi.

Io , che avevo iniziato a salire le scale , in quella situazione non potevo che fare la parte del topo 

e non mi piaceva.

In genere, le riconosco e quando le vedo da lontano prendo il cellulare e fingo di ricevere una telefonata,

ma questa mattina non avevo il tempo materiale per tirarlo fuori  dalla borsa (pure trovarlo richiede il suo tempo....) e quindi con fare stoico ho affrontato l'incontro tentando un' ultima deviazione verso destra che  speravo mi permettesse di schivarle.

Ormai però mi avevano raggiunto o io avevo raggiunto loro e non potendo fare altro e non rassegnata al fatto che non potevo fare più niente, ho abbassato gli occhi fingendo di essere distratta da altro ,quando una delle due, la più "spigliata" mi invita a prendere l' opuscoletto.

E' stata una frazione di secondo in cui ho passato in rassegna tutte le possibilità di risposta che avevo:

dire "no grazie non m'interessa"

non prenderlo

professarmi atea

agnostica

fare la scocciata

cercare di convincerla che stava sbagliando prima che lei lo facesse con me.

Alla fine, proprio perchè andavo di fretta e perchè credo veramente che sia io che loro siamo abbastanza grandi  da decidere di impegnare la nostra vita in quello che più ci aggrada senza che nessuno ci debba convincere di fare diversamente,  ho preso al volo l'opuscolo (in verità me lo aveva messo sotto il naso e se volevo passare era l'unica cosa che potevo fare...anche perchè ero accerchiata) ringraziando ma dicendo che non avevo gran tempo da dedicare alla lettura

la signora mentre mi allontanavo mi ha detto"ma non si preoccupi può leggerci anche su internet, c'è il link!!!"

ho sorriso e  ho tenuto in mano l'opuscolo accellerando il passo e risolvendo così il temuto incontro.

Con uno sguardo rapido ho cercato un cestino per buttare il foglio, ma poi ho pensato che sicuramente mi stavano guardando e altrettanto sicuramente si aspettavano che io facessi proprio quello che stavo per fare, così me lo sono infilato in borsa e le ho lasciate allibite forse anche un po' contente.......

ripensandoci sto proprio invecchiando, anni fa mi sarei comportata diversamente

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sul molo spunta tra gli scogli, quasi come nascesse da lì,  una statua ,

è una ragazzina ed è a mezzo busto

nuda.......

intorno ha tanti lucchetti che via via nel tempo sono stati aggiunti e che la salsedine ha veduto bene di incastrare ancor di più

è una ragazzina ma ha un nome che rievoca una donna matura

una donna di grandi virtù muliebri.....Penelope

per noi del luogo è "la penelope"

e come tutte le Penelopi che si rispettino, aspetta.

Questa non tesse la tela,

ma sta al molo e si mostra a chi la va a trovare

e prende tutte le onde che si infrangono.

Ha un corpo adolescenziale un seno dritto, piccolo e perfetto e i capelli intrecciati che le si attaccano al collo

e aspetta....

non è ben chiaro cosa  o, meglio, chi aspetti:

non ha l'età per aspettare il classico Ulisse dopo il suo lungo peregrinare,

probabilmente è sul molo perchè aspetta i pescatori che tornino con le loro barche , simbolo delle loro famiglie e dei loro affetti.....

"c'è sempre una donna che aspetta....

che non smette mai di sognare il giorno del ritorno" (cit)

                                                    si dice porti fortuna

ed è una meta usuale per chi si trova a camminare da quelle parti.