di fiore...in Fiore

La verità è mutevole sempre e comunque...Buon fine settimana :-)

come la Donna! ti auguro una bella domenica...

Ma che bel blogghetto! Buonasera Fi_o_re. :) Grazie per la tua visita, la ricambio con molto piacere. Ti lascio solo un consiglio, quello che lascio a tutti (consentimelo): un pizzico di musica non guasterebbe! :) Per quanto riguarda i post commento così: la verità è mutevole soprattutto quando la donna è "mobile"... cioè, quando si attacca al telefono è la fine! ;))) Per quanto riguarda l'altro non lo so se è vero, ma io mi "sento" attraente e questo mi basta. E non per convinzione. ;) Spero di rileggerti presto. Felice sera! Un sorriso...

grazie Non_ ! bellissima la tua lettura della "donna mobile"!mi sa che hai ragione pure tu!;-)

Bella l'interpretazione della Donna è mobile...soprattutto si adatta a me ad una mia amica ^___* ...Non c'è nulla da fare,il punto di vista maschile cè vò sempre!!! Buona serata ^___^

Ahhhhh, adesso si! E' proprio vero, un tocco di "musica" nella vita ci vuole sempre ;) E anche nei blog... ihihihihih! :) Baci!

la verità non esiste è la donna che si muove in cerca di essa. saluti!

e l'uomo fa di tutto per nasconderla...

..bel blog.. costruito con sapienza e gusto estetico.. sulla verità stendiamo un velo pietoso ;-)).. sulla mutevolezza della donna invec concordo anche se è solo un cercare si attirare l'attenzione non nel senso civettuolo ma nel senso di ricerca di aiuto, sostegno, comprensione e amore.. forse ;-))

concordo..specie sul... "forse"! ;-))

non la nasconde l'uomo, al più la inventa...

.. o la dissimula!?..no..la recita!:-)

può essere :) ... come dice Shakespeare ... "niente è buono o cattivo, se non è tale nel nostro pensiero" ;)

adoro Shakespeare!!!è l'unico che sappia interpretare il mio pensiero! ;-)

..e grazie a lui cercherò di essere meno essenziale :) questo sonetto casca a fagiolo! Sonetto 141 Per la verità, io non ti amo coi miei occhi, perché essi vedono in te un mucchio di difetti; ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano e, apparenze a parte, ne gode alla follia. Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce, né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti, né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito al banchetto dei sensi con te soltanto. Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio, avendo ormai perso ogni sembianza umana, ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore. Solo in questo io considero la mia peste un bene: che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.