Dina Cucini

MATERNITA'


Hai il passo stanco e stancolo sguardo che tu posiappena di sfuggita sulle cosequasi ti fosse gravedistoglierti all'assorto ascoltar dentroil germinar fecondo.Madre, sei madre. Il fremito che salequasi palpito d'aliquasi polla sgorgante scaturitadal tuo oscuro fermentoecco è la vita.E' la tua vita nuova, è lui, tuo figlio.Ne sei come smarritadi dolcezza, d'amoree sei tutta un tremorecome d'acque che tremino improvvisead improvviso anelito.Sei un fiore troppo carico di polline,sei come sfatta, come spanta tuttain quell'intero correr di te stessad'ogni linfa di te, d'ogni tua essenzaa quel germe che sbocciaal fremito che salecome un palpito d'ale.Che importa che tu sia solo una donnae cosa importa il pianto e che il dolorese un gran canto di nannefiorisce nel tuo cuoree un ridere di sogni sulla culla.Nulla più importa, tu sei solo madree il mondo è questa nuvola di rosae di bianco e d'azzurro.E' questo nido dolce che prepariansiosa di lui, teneramente.Niente altro più. Ansie passioni affannotutto prosegue e tu t'arresti solae ti spogli dell'ombrae chiara ridiventi e buona e puraperchè la creaturaa suo venir nel mondotrovi negli occhi almeno della mammaquella serenità chiara dei cieli