Leona Hemlsley spende 8 miliardi di dollari per una Fondazione che
ha come obiettivo la cura dei cani. Muore e lascia 11 milioni di dollari
a Trouble, il suo cane naturalmente.
Scelte legittime e lecite:dei suoi soldi ognuno fa il cavolo che gli pare.
MA
la cifra di 8 miliardi di dollari supera il PIL di molti paesi in via di sviluppo.
Con lo stesso denaro si sarebbe potuto dare un futuro a molti bambini.
La "signora" avrebbe potuto assicurare il futuro del suo cane, e quello di
molti altri, anche con cifre molto più modeste.
Non voglio fare la moralista, ma solo esprimere perplessità quando vedo
che nella scala dei propri valori campeggia il benessere del cane.
Anche quando il cane è il proprio e anche se so quanto bene si può
volere al proprio cane.E anche se so che, in piccolo, può essere fatto
lo stesso ragionamento per le tante spese superflue di cui mi macchio
anch'io...
E' organizzato dall'associazione dei non vedenti di Milano.
Si tratta di un percorso in un ambiente completamente oscurato,
durante il quale una guida non vedente ci fa vivere per un'ora
il loro mondo e la loro capacità di muoversi e di "sentire" le cose al buio.
E' stata un'esperienza positiva, perchè, dopo,apprezzi ancora di più
la fortuna di avere tutti i sensi. Ma non è questo l'aspetto più
interessante, quanto il capire come i non vedenti abbiano affinato
delle qualità che li rendono più sensibili sotto altri aspetti e "vedano"
e "sentano" ciò che noi non percepiamo.
E' un'esperienza che, attraverso dei fatti concreti, ti comunica
come non ci siano degli handicappati ma dei "diversamente abili"
e come l'interazione tra mondi diversi arricchisca tutti.
Da consigliare a tutti, ma in particolare a coloro che hanno
bisogno di" inventarsi" creature inferiori per emarginare, allontanare,
separare dal loro mondo chi è semplicemente diverso.