Dionea in Love!

LABORATORIO TEATRALE, Cronache


   Lavoro sul testo: la tecnica del cantastorie. Riprendiamo dopo la pausa il nostro percorso. Ho scelto di continuare con l'Iliade di Vincenzo Monti. Il motivo è semplice: ci sono storie che funzionano sempre, altre che suscitano automaticamente passionalità e emozioni, insomma, che non servono in fase didattica perché possono nascondere bene le inesperienze e i difetti. L'epica, per sua natura (oralità e collettività), ti riporta in una dimensione dove il cantastorie è al centro dell'attenzione senza nessun tipo di fronzolo: l'epica è scarna, cruda, essenziale e vive nella capacità espressiva di chi la recita. Inoltre, l'endecasillabo montiano è materiale di studio per 1) dizione, 2) dicitura 3)lessico. Insomma, un materiale di studio favoloso.   Ognuno legge una parte, piano, a turno. Mentre si legge, seduti in cerchio, piano piano, a seconda degli errori e delle difficoltà incontrate, spiego ora questa ora l'altra regola, entrando nello specifico della tecnica poco a poco e sempre a proposito e con l'immediata dimostrazione pratica. Il lavoro è certosino (non così certosino come in realtà avrei voluto... heheheh), ma è diretto alla scoperta dell'espressione parallelamente allo studio della tecnica, per poi farle convergere.   Il lavoro successivo sarà quello di iniziare a improvvisare, in maniera prettamente personale, sulla struttura del primo canto dell'Iliade. Ma non prima di aver ben esplorato quanto descritto.© 2000 Immagine protetta da copyright. Vietati l’utilizzo e la riproduzione non autorizzati. Logo Comp. Teatrale Ass. Cult. La Macchina Infernale Teatro