Dionea in Love!

IL GIOCO DELLO SPECCHIO


In assoluto il gioco più popolare tra i bambini, a teatro, è il Gioco dello Specchio. Per noi bambini grandi, è forse il meno interessante, ma per il bambino è una favola. Tutti, dai 6 ai 10 anni, amano questo gioco. Le regole sono semplici: due bambini di fronte, uno fa un movimento e un altro lo specchio che lo deve copiare. Io lo faccio fare con gli altri bambini seduti in circolo, e non frontalmente, per abituarli da subito a pensare a diversi spazi e al fatto che non tutti possono vedere alla stessa maniera. Chi non ha mai visto bambini litigare perché uno copia l'altro? Chi non ha mai visto bambini emulare - spesso nel male - i grandi? Con il gioco dello specchio il copiare diventa regola e divertimento, non si litiga e si impara.Dai 6 ai 7 anni, i movimenti sono stentorei. La differita tra il movimento e la copia è notevole. I gesti sono schematici, sensa senso, molto lenti e impacciati: il corpo ancora non si conosce e non si padroneggia, la spazialità è ancora vaga. Assenti i movimenti delle gambe, dei piedi.In terza (8 anni), le cose cominciano a cambiare: arriva la malizia del mettere in difficoltà. I gesti sono  più articolati e ora i piedi fanno gioco forte. La tentazione è quella di fare salti e movimenti veloci, che però sono da scoraggiare perché non aiutano il compagno. NOn scordiamoci che il fine è copiare ed essere simultanei.In quarta e e quinta (9-10 anni) ecco che il gioco si fa più mimico, i gesti sono concreti e spesso si rifersicono ad azioni quotidiane. Difficile togliere "lo specchio": i gesti sono quelli che si fanno in bagno o nello specchio di camera. Ma è cmq in portante perché finalmente il gioco diventa un gioco mimico e più prettamente teatrale.Insomma, un gioco dalle mille potenzialità che non si esaurisce mai, ma che è fonte di continuo apprendimento. Non è solo prettamente teatrale o mimico: nella scuola, con il Gioco Dello Specchio, il bambino impara a conoscere se stesso attraverso gli altri, impara il rispetto dell'altro, impara che se non si seguono le regole non ci si diverte (se i movimenti son otroppo veloci, lui non può copiare), impara, grazie al rapporto di coppia, l'importanza del lavoro di squadra. Gli altri, quelli seduti, esercitano la pazienza (difficilissimo tenerli tutti zitti in prima e in seconda!!!) mentre guardano il compagno, imparano quanto è difficile lavorare se non c'è attenzione e capiranno la negatività del macello che hanno fatto quando non era il proprio turno (molta più attenzione dovrà fare l'insegnante, una volta che hanno finito il loro turno: la tendenza è quella della perdita totale di interesse, per questo io chiedo loro di correggere i movimenti del compagno).