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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 02 Luglio 2008 da arual.ll

Rileggo Bianciardi, nelle pause fra un capitolo e l'altro.

 
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Parole, immagini, suoni.

Post n°13 pubblicato il 23 Giugno 2008 da arual.ll

Giorni e notti a inseguire formiche nere che si rincorrono sulla pagina, in file ordinate.

Poi sono arrivati i fumetti, parole e immagini. Confini ben definiti per le parole.

E adesso anche i suoni, le canzoni, le voci. I film.

Accanto a una scheda di lettura, al voto da assegnare allo stile o alla trama, divoro film. Nessuno nella mia lingua, tutti restituiti alla purezza dell'originale.

Ho guardato tre volte un film poetico che viene da est. Lavorare alla traduzione costringe a immergersi più profondamente nelle atmosfere di quanto farebbe lo spettatore. Si colgono tutti i dettagli. È il modo migliore che conosco per incontrare veramente un altro.

 
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Autoritratto estemporaneo.

Post n°12 pubblicato il 18 Maggio 2008 da arual.ll

Ammonticchiare parole nel buio della casa addormentata quando fuori piove.
La scrivania invasa dai 4-5 libri che sto leggendo, dai testi di consultazione, dai dizionari, dai foglietti di appunti, dalla custodia del cd che accompagna con un pianoforte i momenti in cui le parole delle canzoni distrarrebbero dalle parole che scrivo o che leggo.
Una traduzione che prende la sua forma definitiva, un'altra che sta per iniziare il suo viaggio dal destino ancora incerto.

 
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Monotematica

Post n°10 pubblicato il 08 Maggio 2008 da arual.ll

Dicono che sono monotematica, la musica è sempre la stessa e vivrei perennemente immersa nel mio mondo di parole. Forse non hanno torto, il fatto è che le parole come le note musicali hanno qualcosa di infinito che attrae irresistibilmente.
Oggi per uscire un po' dal saggio su cui sto lavorando ho provato a distrarmi con Fred Vargas, un'amica sostiene che i gialli sono un conforto per lo spirito e l'ho seguita.
Ho aperto Io sono il tenebroso e trovo Louis Kehlweiler alle prese con la biografia di Bismarck...da tradurre. Ex investigatore-traduttore, sempre a caccia, attento ai dettagli, alle minuzie che possono risolvere il problema. Louis ha il suo rospo Bufo e io il mio assistente peloso accovacciato sulla sedia a sgranocchiare un po' di insalata.
Può darsi che io sia monotematica, ma il destino ci mette del suo se mi sono lasciata calamitare proprio da questo libro senza nemmeno leggere la quarta o le bandelle...

 
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La festa della donna

Post n°9 pubblicato il 11 Marzo 2008 da arual.ll

L'otto marzo ha lasciato in casa un profumo di mimosa, sono in pochi però a chiedersi perché si ricorda questo giorno: i più vedono solo l'obbligo di presentarsi con un mazzolino giallo brillante.
Natasha mi ha scritto che in Russia l'8 marzo è la festa più importane dopo Capodanno, lei ha guardato per l'ennesima volta uno dei film russi più noti: Mosca non crede alle lacrime.
Io mi sono tolta lo sfizio di aderire a un'iniziativa, nata da una donna che ha creato una casa editrice meravigliosa. Così ho potuto chiedere qualcosa che non avrei avuto andando in libreria: un libro firmato dalla redazione. Ci sono in prima pagina le firme di chi mi ha fatto questo regalo. Le persone come Daniela, Gabriella, Valentina, Eleonora e Katia mi hanno permesso, con il loro lavoro, di diventare una lettrice per passione prima che una lettrice per professione. Ora che lavoro dietro le quinte dell'editoria capisco quanto sia importante il contributo di tantissime persone perché si arrivi al libro finito. Questo otto marzo lo ricorderò a lungo, non solo perché è un centenario.

 
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