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Le ridotte prestazioni offerte dalle prime autovetture poste in commercio alla fine dell’Ottocento, avevano indotto la maggior parte dei Costruttori di automobili all’epoca in attività a scegliere di non dotare i propri mezzi di cambio e di frizione, preferendo così realizzare mezzi monomarcia.

Con l’aumento delle prestazioni, però si rese rapidamente necessaria l’installazione di un dispositivo che rendesse possibile il cambio di velocità: i primi prototipi di vetture dotate di un rudimentale cambio manuale iniziarono a diffondersi nei primi anni del ‘900.

Ma non fu solo l’incremento delle prestazioni offerte dalle varie autovetture in commercio all’inizio del Novecento a rendere necessaria la diffusione del cambio di velocità automobilistico: intuendo che i motori a combustione interna riescono a lavorare efficacemente entro un range di coppia predefinito, si capì che per ottenere una velocità di punta più alta sarebbe stato più utile disporre di un rapporto di trasmissione lungo, mentre per sfruttare la potenza del veicolo in salita sarebbe stato necessario diminuire tale parametro.

E’ su queste basi che la diffusione del cambio manuale imperniò le sue basi: seppur rudimentali, tali dispositivi permettevano infatti di variare in marcia il rapporto di trasmissione, adeguando così il rendimento dell’auto al tipo di percorso e allo stile di guida del pilota.

Il cambio ed il contesto meccanico che lo circonda

Il cambio è collocato tra il motore e le ruote. A fare da trait union tra questi due apparati c’è naturalmente la frizione, per mezzo della quale il pilota può scegliere di ‘’staccare’’ temporaneamente il cambio dal motore con lo scopo di inserire la marcia desiderata senza attriti meccanici. La frizione è composta da un disco che gira in maniera solidale con l’albero motore e di un ulteriore disco provvisto di pattini che lavora in simbiosi con l’albero del cambio.

Uso del cambio

Come detto l’uso del cambio è fondamentale per adattare ad ogni percorso la guida di un’auto e ottimizzare di conseguenza la risposta del motore al percorso affrontato o allo stile di guida del conducente dell’autovettura. Per utilizzare il cambio in maniera efficace è necessario schiacciare con il piede sinistro il pedale della frizione ed innestare la marcia attraverso l’apposito comando collocato al centro della parte anteriore dell’abitacolo. In partenza occorre bilanciare la pressione esercitata sulla frizione e quella applicata sull’acceleratore per evitare di far spegnere l’auto o di avviarla in maniera eccessivamente ‘’sportiva’’.

Come utilizzare il cambio nella guida sportiva

Chi vuole cimentarsi con la guida sportiva della propria autovettura (in strada è opportuno evitare di creare situazioni pericolose per sé e per gli altri, quindi consigliamo di ‘’sfogarsi’’ solamente in pista) deve fare un uso particolare di cambio e acceleratore: nella guida sportiva, infatti, è fondamentale ridurre al massimo i tempi di cambiata e passare al rapporto precedente o successivo al regime di giri più opportuno (tirando le marce in accelerazione fino al limite della zona rossa del contagiri).

Al contrario, per ridurre i consumi è consigliabile utilizzare appena possibile il rapporto più alto (cambiando anche a 1800/2000 giri).