A tu per tu

Ci promisero il pugno di ferro...


Dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani, morta dopo essere stata rapinata, picchiata e seviziata, e dopo i clamori suscitati nella popolazione dalla notizia, lo Stato ci aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per evitare che certi tragici avvenimenti continuassero ad accadere. Tutti i senza fissa dimora e tutti gli immigrati clandestini e senza cittadinanza dovevano essere rispediti ai loro paesi d’origine. Eppure, a tutt’oggi, il provvedimento è stato attuato soltanto per 280 immigrati senza lavoro né domicilio, e quelli che il governo annunciava come proponimenti legislativi sono rimasti soltanto intenti volteggianti in aria e mai attuati. Da allora si stupri, rapine ed omicidi analoghi ne sono successi ancora tanti, e oggi giunge l’ultimo, deplorevole reato. Ecco la notizia così come trovata su Libero:Stuprata:madre, mia figlia sta beneLa giovane e' ricoverata all'ospedale S. Filippo Neri di Roma (ANSA) - ROMA, 20 APR - 'Mia figlia sta bene'. Lo ha detto la madre della ragazza aggredita e stuprata a Roma, prima di entrare all'ospedale San Filippo Neri. 'E' molto lungo il tempo di attesa', ha bisbigliato in inglese la donna africana, venuta da sola a far visita alla giovane ricoverata, quando i medici hanno comunicato ai parenti dei pazienti ricoverati che l'orario d'entrata previsto per le 10,30 sarebbe stato posticipato di alcuni minuti.La giovane è stata accoltellata e stuprata da un uomo romeno (proveniente per la precisione dalla Transilvania) che già nel suo paese d’origine aveva scontato 5 anni di carcere per furto plurimo. Sarebbe morta dissanguata causa una ferita all’addome se due ragazzi non l’avessero vista e non avessero chiamato prontamente la polizia. Accendendo la tv e guardando il telegiornale potrete apprendere ulteriori dettagli sulla faccenda, che qui non riporto perché non credo serva a molto sapere ogni come della tremenda sciagura successa alla povera vittima. Vi chiedo soltanto di ragionare e pensare.E’ vero, noi italiani siamo stati un “paese di emigrati”, specie verso gli Usa. Però è anche vero che se commettevamo un reato finivamo a marcire in carcere, che non avevamo sconti di pena dovuti alla nostra cultura, che non avevamo privilegi dati dalla legge in vari settori (lavorativo, sociale, ecc…) rispetto agli americani, come invece gli immigrati italiani hanno. E non pretendevamo di comandare. Scagliatemi pure contro le vostre proteste se volete: risponderò con piacere a tutti voi.Vorrai soltanto fare una ultima precisazione: personalmente non sono contro gli stranieri che stanno in Italia e lavorano onestamente pagando le tasse da pari a pari con noi italiani. Non sono contro chi manda a scuola i figli e gli compra libri e materiale didattico al pari di come fanno i genitori nostri connazionali. Sono contro chi non ha una fissa dimora, contro chi vive di espedienti, contro chi non ha la cittadinanza, contro chi non lavora o campa sui benefici e privilegi che le assurde leggi italiane gli concedono (come ad esempio i corsi di formazione riservati a loro che citava nell’articolo precedente un nostro visitatore, oppure i posti riservati a loro delle università a numero chiuso). In Italia non abbiamo bisogno di pregiudicati, di ladri, di lavoratori al nero o di scansafatiche. Tutti quelli che rientrano in questa categoria DEVONO andarsene.Aspetto i vostri commenti.