A tu per tu

Riflettiamo sulla nostra vita


Ciao ragazzi!Mi dispiace per essere mancata così tanto tempo, ma ho avuto molti impegni di lavoro e di università, e inoltre mi si sono messi sul cammino anche dei piccoli problemi di salute. Apprezzo molto la preoccupazione che alcuni di voi hanno mostrato circa la mia assenza, vi ringrazio infinitamente! Detto questo, direi di passare al sodo! Quest’oggi voglio raccontarvi di una esperienza davvero molto bella avuta lo scorso lunedì, il 9 giugno. In quel giorno mi sono recata alla “Cittadella dei giovani” di Tarquinia per incontrare, grazie al gentile invito dell’”Ass.ne Umanitaria Semi di Pace”, una suora missionaria che opera in Kenia da moltissimi anni. La donna, molto semplice nei modi e davvero gentilissima, ci ha raccontato com’è la vita in quei posti, parlandoci di come l’acqua non sia per niente un bene scontato, di come si campi facendo un pasto al giorno, di come la poliomelite strappi ai bambini le funzioni motorie. Niente ospedali, niente sicurezza di avere acqua, niente certezza di avere cibo. Durante le carestie, quando tutti muoiono di fame, gli abitanti del deserto sono quelli che sopravvivono di più, perché tirano avanti bevendo il sangue degli animali e il latte dei cammelli come unico pasto. Penso sia superfluo dire che l’istruzione è inesistente. Nairobi, la capitale, è ricchissima e sembra più all’avanguardia di una cittadina californiana; peccato però che sia circondata da oltre 200 baraccopoli dove c’è ancora oggi gente che muore di fame. La baraccopoli più povera in assoluto sorge proprio di fronte a 2 alberghi lussuosissimi sempre gremiti di turisti occidentali che pagano fior di quattrini per un safari africano. Questi alberghi, ovviamente, sono gestiti da inglesi.Ci sono state persone che si sono ribellate a questo stato. Una donna occidentale che protestò contro i potenti del Kenya fu estradata in Somalia, dove fu barbaramente uccisa. Una missionaria invece non ebbe nemmeno il tempo di uscire dalla nazione: fu trovata morta prima.Potrei andare avanti chissà quanto a raccontarvi la testimonianza di questa esemplare missionaria, ma penso che ormai vi siate fatti un’idea delle condizioni di certi paesi del mondo. Non vi chiedo di fare offerte, di mandare aiuto o di partire in viaggi umanitari. Dico soltanto che bisognerebbe fermarsi un attimo e riflettere sulla propria vita: non essere mai soddisfatti, essere bramosi di potere, soldi, fama, contrarre debiti per comprarsi una nuova macchina, abbandonarsi a piccoli lussi di cui non abbiamo per niente bisogno, sprecare acqua o energia elettrica (e l’elenco è ancora lungo) sono tutti gesti che potremmo, dovremmo evitare. Lamentarsi e volere sempre di più è davvero deplorevole quando al mondo c’è gente, tantissima gente, che per avere anche solo un briciolo di ciò che abbiamo noi farebbe carte false. RIFLETTIAMO.Buona domenica a tutti.