diritti violati

I miei pensieri ...


Enziteto, dove un diritto viene scambiato per favoreRepubblica — 28 febbraio 2004   pagina 10   sezione: LETTERE E COMMENTIQuanti e quali "diritti negati" hanno le donne e gli uomini che finiscono nella grande industria della criminalità organizzata ancor prima di nascere? Quante e quali condanne hanno ancor prima di essere condannati? Tutte le volte che viene arrestato qualcuno, mi chiedo, da cittadina, cosa ho fatto per tendergli la mano, dove ero quando aveva bisogno, quando ha avuto il coraggio di chiedere aiuto. E mi chiedo a maggior ragione, dove era lo Stato quando nonostante l' obbligo scolastico, non gli è stato garantito il diritto allo studio, dove era lo Stato quando gli è stato negato il diritto al gioco, il diritto ad una adolescenza dignitosa, il diritto a mantenere la sua famiglia, i suoi figli, dove era, dov' è? Ho visto in questi ultimi tempi un interesse sincero da parte di molti, ma in quale maniera si manifesta lo Stato sistematicamente, in quale maniera potrà essere visibile giornalmente. è possibile utilizzare le risorse già esistenti, perché Enziteto è pieno di contenitori da riempire di contenuti, per questo la risposta immediata sarebbe che da domani lo Stato fosse presente con i servizi di cui già dispone, coordinandosi e mettendosi in rete, questo sarebbe doveroso. Questa sarebbe una maniera di essere vicini ogni giorno alla gente di Enziteto. «Non è la fame ma è l' ignoranza che uccide», che uccide le libertà di un paese desolato, bramato da persone che incentivano questa desolazione, che la sfruttano a loro piacimento. La verità qui è elargita chiamando i diritti favori. Nel deserto socio-culturale poche gocce d' acqua servono a raccogliere consensi a basso prezzo e con pochi sforzi. In questo deserto c' è chi si arricchisce grazie ai bisogni (primari) di molta gente. Su questo si fonda il loro potere, che si esaurisce nel dare informazioni alle quali si può accedere facilmente o nell' elargire diritti già dovuti. Lo Stato in questi "non luoghi" perde ogni suo punto di riferimento, e costituisce le fondamenta solide sulle quali questi personaggi si poggiano. Ed è facile, osservando dal di dentro il contesto socio-culturale, comprendere come vengono tirati su i pilastri di un potere "non statale" forte. Uno Stato che "dimentica" di mettere i segnali stradali per le strade, i nomi delle vie, i servizi per vivere e sopravvivere permette di andar "dietro" al primo che ci dà la soluzione. "Grazie, mio salvatore, per avermi dato i segnali stradali e un nome alla strada che percorro ogni giorno, per avermi fatto lavorare, per avermi dato un sussidio, per l' asfalto~». Concludo con il pensiero di una delle mamme che hanno organizzato il "Carnevale dello scandalo": «Lo Stato, come padre e madre, che tutela e protegge i propri figli deve tendere la mano soprattutto a quei figli che hanno più bisogno. La peggiore schiavitù umana è l' ignoranza. Ma non è un diritto essere informati ed istruiti?». operatrice sociale a Enziteto- rosa matera