generazione k

rock and roll


Secondo alcuni studiosi, rock and roll è un'espressione che veniva usata dai negri con chiara allusione all'atto sessuale (scuotiti e rotola). Prima che fosse usata dai discografici e dai disc jockey, tale espressione già circolava fra gli artisti (di musica) americani. Risale al 1934 un brano intitolato appunto 'Rock and Roll', presentato da un gruppo denominato Boswell Sisters. Nella forma in cui lo conosciamo attualmente,  esso è nato durante gli anni 50 negli Stati Uniti d'America. I padri ufficiali di questo nuovo genere sono Alan Freed e Bill Haley.·              Alan Freed  viveva a Cleveland, nell'Ohio, dove si divertiva a fare il disc jockey. Nel 1951 inventò un programma, alla stazione radio WJW, rivoluzionario dal punto di vista musicale:  Moondogs Rock and Roll Party, in cui metteva assieme blues e musica country. Il successo fu strepitoso. Racconta Elio Venditti che Alan Freed sotto la sigla rock 'n' roll "trasmetteva dischi rhythm and blues per un pubblico sempre più numeroso di giovani bianchi affascinati dai suoni che giungevano dal ghetto, dall'elettrizzante universo della nuova musica popolare afroamericana" (venditti elio, Storia del rock, Roma, Editori Riuniti, 1997).·              Bill Haley viveva ad Houston (Texas) e faceva il chitarrista. Assieme ad un gruppo chiamato Comets, compose i primi brani di rock and roll: Shake, Rattle and Roll, Rock Around the Clock. La novità principale consisteva nella esecuzione urlata della parte cantata e nella aggressività dei suoni.La musica di Bill Haley piacque enormemente e conquistò in tempo reale il pubblico americano ed inglese. Fu accolta con entusiasmo la rottura con lo stile romantico e sentimentale. Diventò simbolo di una nuova epoca, questo genere che si presentava come violento e provocatorio,  e che aveva contenuti dirompenti per l'aperto riferimento a temi libertari e sessuali. La stampa diede ampio spazio a tale fenomeno. Il cinema lo inglobò come contesto per trame giovanili. Le trasmissioni radiofoniche ne diventarono la potente cassa di risonanza. Le case discografiche fiutarono il grande business. Era pronto il clima per creare eroi, miti e leggende, da esportare per fare soldi.Il 5 luglio 1954 Elvis Presley incideva, negli studi della Sun Records a Memphis, il primo singolo ufficiale accompagnato dalla chitarra di Scotty Moore e dal basso di Bill Black: That's all right e Blue moon of Kentucky. Risale sempre al 1954  The things that I used to do, con  Ray Charles nel ruolo di pianista e arrangiatore, brano caratterizzato dalla "voce carica di passionalità" e dalla "disadorna geometria elettrica della chitarra di Eddie Jones, il primo bluesman urbano ad adottare abbigliamenti, acconciature e atteggiamenti eccessivi, quasi oltraggiosi, in pubblico, in anticipo di qualche anno su quanto avrebbero fatto stelle del rock 'n' roll come Little Richard e lo stesso Elvis Presley".  (venditti elio, Storia del rock, Roma, Editori Riuniti, 1997).Nella prima metà degli anni '50 si verificò, prima negli USA e poi in tutto l'Occidente, una profonda frattura generazionale: gli adolescenti rinnegarono il mondo e i valori dei loro padri, trovando nella musica e nelle parole del rock l'unica dimensione per il proprio posizionamento sociale. Studiosi di sociologia e psicologia hanno dato una lettura diversificata di tale fenomeno:·              Secondo Marshall McLuhan, i giovani delle grandi città si sentivano rifiutati o non adeguatamente accettati: percepivano come estranee ed ostili le regole della vita e del funzionamento sociale, scritte da adulti di altri tempi. Ne scaturiva una spontanea 'rivolta senza causa'.Secondo Norman Mailer, lo stato d'animo delle giovani generazioni era connesso agli effetti psichici  prodotti dalla impossibile metabolizzazione di due fatti allucinanti, avvenuti recentemente:  i campi di sterminio e la bomba atomica. L'idea di vivere sotto la minaccia di una morte così brutta spingeva ad uno stile di vita dirompente: tanto valeva esistere pericolosamente. Insomma era preferibile una vita esposta a continui pericoli, purchè creativa e ricca d'emozioni, anzichè appiattirsi in un conformismo che equivaleva alla morte stessa. "Così nacque una nuova razza di avventurieri, avventurieri  urbani che uscivano di notte come alla deriva in cerca di azione e avevano un codice negro da applicare alle loro gesta".  (venditti elio, op. cit.).·              Secondo Jeff Nutall, chi era sopravvissuto fisicamente alla guerra e, psichicamente ai suoi orrori, era proiettato a costruire un futuro migliore; ma "chi non aveva ancora raggiunto la pubertà al tempo della bomba era incapace di concepire la vita con un futuro" (venditti elio, op. cit.).Elvis Presley fu il più grande interprete di questo stato di smarrimento giovanile che portava ad osare e strafare. Per un decennio fu un vero e proprio idolo, sia musicale che cinematografico. Le sue performances erano improntate al fanatismo, alla spettacolarità, alla  sensualità sfrenata, dichiarata, esibita. Dopo di lui, gli altri nomi famosi nello scenario mondiale: Chuck Berry, Little Richard, Gene Vincent, Fats Domino, Jerry Lee Lewis, Buddy Holly.Sia come musica che come ballo, il rock ha avuto immediatamente un target ben definito. Nato come fenomeno spontaneo, è stato pilotato, reinventato e modulato per un pubblico  esclusivamente o prevalentemente giovanile. Nei confronti di tale pubblico si mosse sapientemente il mondo industriale che concorse a costruire il cosiddetto mondo del rock: uso spregiudicato dei mezzi di comunicazione, oggetti simboli della trasgressione, mode alternative, prodotti culturali specifici, riviste specializzate, stile di vita, ecc. Cominciò ad affermarsi l'abitudine di gustare la musica dal vivo: nei locali notturni, nelle sale da ballo, nelle discoteche. Prese piede anche il fenomeno delle classifiche di vendita dei dischi che, da un lato, fotografavano l'andamento del mercato; dall'altro, influenzavano gli orientamenti negli acquisti stessi.Sul genere rock si è innestato un doppio fenomeno: quello musicale e quello del ballo.