Disco-Grafica

Body Count "Body Count" (1992)


Forse molti di voi conoscono l'attore Ice T per aver preso parte a diversi film d'azione e alla fortunata serie TV "Law & Order: unità vittime speciali" nella parte di un duro ma bravo poliziotto. In realtà ICE T è sopratutto un cantante rap con alle spalle una carriera iniziata agli albori degli anni 90 come voce e mente dei Body Count, rap/metal band americana composta esclusivamente da musicisti di colore. La copertina di oggi è proprio quella dell'esordio dei Body Count, un esordio col botto visto che l'album negli USA (ma non solo) godette di un buonissimo successo (non a caso da lì a poco sarebbe scoppiata la scena cross-over/nu-metal con la pubblicazione del primo album dei Korn). A ogni modo, contribuì al successo del disco anche la critica nordamericana che finì per censurare il brano di chiusura del disco "Cop Killer" (trad. "ammazza sbirri") che trattava di una rappresaglia raccontata dal punto di vista di un afro-americano che uccide un ufficiale della polizia di Los Angeles. La censura coinvolse anche la copertina di Dave Halili in quanto la primissima versione vedeva sul petto del personaggio in copertina tatuata la scritta "cop killer" (il disco fu ritirato e la copertina modificata). Ice T oltre a una corposa attività di difensore dei diritti di espressione artistica avversa alla censura, nel 1999 pubblicò l'album "7th Deadly Sin" che fu uno dei primi album della storia disponibili in formato mp3 prima dell'uscita nei negozi.© Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso -