discreto donnino

lo so lo so lo so che si vede che ho pianto, ma non quanto


sono leggermente devastata. E' stata una settima dura perchè ho studiato, ho scritto (il libro, ma non chiedetemi come perchè senza ricerca sul campo è tutto molto più difficile)ho letto....ma la verità è che il mio momentaneo senso di abbandono nasce da una delle mie più grandi passioni il cinema.sono talmente affranta da non saper usare neanche più la punteggiatura.senza tirarla troppo per le lunghe ho avuto la disgraziata fortuna di vedere "non ti muovere" di sergio e margaret..........e devo ammettere che mi ha distrutto ma non come mi aveva distrutto "saw2" che alla fine si mi ha turbato per tutto quel sangue,viscere e frattaglie sempre in primo piano, ma  nulla più.....in questo caso non sono le viscere dei personaggi a subire,per così dire, degli smottamenti ma quelle degli spettatori.conoscendo la mia natura sensibile cerco di evitare film del genere, ma niente loro mi attirano e trascinano in un burrone senza fine dove solo un pianto modello Marmore ti può salvare...forse....perchè alla fine come dice brandon lee nel corvo le persone muoiono i palazzi bruciano ma il vero magone è per sempre....è un film dai sentimenti violenti e disperati, veri e inelluttabili come solo il destino sa essere...naturalmente ho cercato di reagire con dosi massicce di ECCEZZZIUNALE 1 e 2 mi sono affidata alle cure amorevoli di walt disney e del suo giro del mondo in 80 giorni, ho cercato sollievo nella comicità partenopea (senza scomodare totò però)di salemme e di cose da pazzi..niente...forse i signori smith sapranno consigliarmi un rimedio anche omeopatico e in fase di sperimentazione....niente...niente...e poi un giorno come per magia chi ti arriva HANS non il fratello di gretel direi piuttosto il figlio partorito da un certo L.N. non mi è piaciuto, non mi ha colpito, non mi ha stupito, non ho gradito nè come è stato trattato il tema della follia nè come si sia voluto citare kafka....oltrettutto diciamoci la verità questa costante ansia volta alla sperimentazione più assoluta rende incomprensibile il tema del film anche al proprio sceneggiatore che si perde nei meandri del proprio narrare salvo poi ritrovarsi, e decidere una conclusione più o meno arrangiata, perchè sono finiti i soldi della produzione che di solito sono i propri si perchè una peculirità dei film "sperimentali" è quella di essere oltre che incomprensibili a noi del vulgo, auto prodotti, auto scritti auto  girati auto recitati....auto visti.10 per il coraggio 4 per la comunicazione....la mia acidità mi permetterà di campare fino a 100 anni.....