Disincontrata

Mafalda nella testa.


Mafalda è uscita dalla doccia. Con i capelli tutti incollati alla testa neppure la si riconosce. Indossa una canottiera di cotone, degli slip bianchi e il suo sorriso. Anzi, proprio ora, davanti allo specchio gioca con tutte le combinazioni possibili della sua bocca. Aaa…oooo…aoaoao….eeeee….iiiiaoeiieoùùùùùùùùù! A Mafalda piace guardarsi mentre fa le smorfie e alla fine fa una grossa risata.Si tocca la testa e munita di phon inizia ad asciugare le ciocche di capelli che le scendono lungo il viso. Sono la cornice del suo sorriso e per questo li spazzola con particolare cura. Il resto della testa man mano che si asciuga riassume le sembianze abituali di un cespuglio. Vi entra con le mani e ne esce con fatica. Si piega in avanti facendo ricadere i suoi capelli davanti alla sua faccia e il getto di calore proiettato verso la sua testa infiamma le sue guance. Un, due, tre….basta! Il resto si asciuga al sole tanto il più è fatto. Si, nel terrazzo alle tre del pomeriggio. Si sta bene a quest’ora sotto il sole d’Ottobre. Mafalda chiude gli occhi, sente il vento e sente la pigrizia di questo sole. Ma di questa non si puo’ lamentare perché in quanto a pigrizia…ahimè! Anzi, a pensarci bene….quasi quasi un pisolino….