Disincontrata

La tranquillità.


 Da quando vivo nella casa sulla spiaggia ho smesso di starnutire. Sarà che quando ci trasferiamo in un posto a poco a poco il corpo si abitua e poi forse le rughe servono anche a questo, ad abituarci meglio ai cambiamenti, anche se molti sostengono il contrario. Il tempo qua sembra essersi fermato e in questo piccolo rifugio posso dedicarmi al mio cane e ai miei scritti. Ancora non è arrivata nessuna bottiglia dal mare, nessun messaggio per me ma stavo pensando di prepararne una io e gettarla tra le onde come si vede nei film, chissà che poi dopo qualche giorno non venga a bussare alla porta un giovane marinaio. Di fronte a questa anziana signora forse penserebbe di aver sbagliato favola. Gli direi che una volta ero veramente la ragazza più bella del paese, proprio come avevo scritto nel messaggio e se nel frattempo non mi avesse mandato al diavolo gli racconterei la storia che mi ha condotto fino a qui. E tu Ronny non abbaiare che gli ospiti non vanno spaventati! Non tutti. Oggi è una giornata di vento. E’ il primo pomeriggio dopo l’estate in cui non c’è nessuno a guardare il mare; di solito in giornate di sole come questa spesso capitano turisti anche di questa stagione. Fanno foto, si abbracciano, passeggiano. Qualcuno lancia uno sguardo verso la mia finestra. Talvolta anche io lo guardo; se ha la faccia simpatica gli sorrido; se è un bambino lo saluto con la mano. Mi fa compagnia sapere che là fuori ci sia qualcuno a smuovere un po’ la sabbia.