Disincontrata

Uno strano punto rosso là in giardino


Non è stato un rumore, la definirei piuttosto una sensazione che per un istante ha attraversato il mio corpo con un brivido. La televisione accesa su un programma stupido a volume basso solo per sentirmi meno sola. Il plaid a quadri ed io in poltrona. Niente di più banale in una qualunque serata di Dicembre. A rendere tutto ancora più credibile dalle tende si intravedono dei grossi fiocchi di neve che cadono giù con la lentezza della notte. Ho sonno. Resto seduta per pigrizia e perché mi preoccupa l’idea di sentir freddo. Intravedo una luce rossa oltre al cancello. Un faro posteriore di una macchina. E’ qui che il mio stato di quiete si incrina. Chi puo’ essere a quest’ora della notte? Sposto la tenda senza farmi accorgere ma inizio ad avere dei dubbi su quello che si intravede tra la neve. Non è un faro. Non c’è nessuna macchina. Solo un punto rosso luminoso sospeso nell’aria ma che il vento non riesce a portar via. Un punto che ha attraversato il cancello. Sta venendo verso la mia porta. Fa sempre più rumore. Lascia delle grosse impronte sulla neve. Respira forte. Bussa alla mia porta. Ed io che ho paura. Il nostro incontro è avvenuto in questo modo. La sorpresa, tra il timore e la magia. Entra in casa, stupendosi di tutte le mie paure. E’ una tipa stravagante, di quelle che piacciono alla gente, soprattutto ai bambini. Prima che io dica qualcosa si presenta e mi racconta la sua storia. Sono stordita, ma mi inizia a piacere l’idea di questa visita. Mi fa notare che quelle dei cartoni animati hanno tutte un naso rosso che di notte si accende come una lampadina così che tanti puntini luminosi segnano il percorso della slitta su nel cielo. Rammento qualcosa del genere, ma è passato molto tempo da quelle immagini e da troppo tempo non ci pensavo più. Succede sempre così. Le fantasie che si hanno da bambini, non se ne vanno mai del tutto, restano lì e quando gli permettiamo di emergere loro se ne escono fuori, senza esitazione, senza timore. Le porgo i regali per i miei amici, quest’anno sarà lei a consegnarli, è venuta apposta mi dice, perché “quest’anno ci pensa Cannella, la renna tanto bella!” ed esplode in una risata. Se da un lato resto un po’ perplessa dall’altro sento la felicità di un tempo, quando il Natale significava magia e l’idea di avere un aiutante di Babbo Natale in casa era il massimo che si potesse desiderare! Insieme ai pacchetti, prima di salutarla le scrivo tutti gli indirizzi e mi assicura che consegnerà ogni pacchetto personalmente. Quindi…se una di queste notti vedrai in giardino un punto rosso luminoso, non aver paura, è soltanto la mia amica renna che è venuta a portarti il mio regalo…Buon Natale…!