Disincontrata

Quando fuori si fa buio.


Una ragazza con un reggiseno a forma di cuore sta ballando nella stanza. La luce è soffusa. Ha la pelle liscia, l’avverto come se fosse tra le mie mani. Liscia come un fiore, come la camicia di seta di mia madre. Gennarino vieni!!  La sento che mi chiama da lontano, la mamma. Ma io resto a fare capolino dietro alla porta di quella casa al di là della piazza. Qua nessuno mi vede, è un vicolo buio, la porta è accostata, la tenda di velluto pesante la sposto con le mani e con il naso. C’è la musica che viene da lì dentro, la fa muovere come una fata. Sotto agli occhi di qualcuno. Un uomo, due o forse tre. Quando sarò grande ci andrò anche io a vederla da vicino e le dirò che è bellissima.