disinformati

Cosa chiedo al prossimo governo


(italiano alle urne permettendo!) Per rispondere ad un lettore del blog potrei oggi fare un discroso diverso, e pensare già a quello che sarà ad Aprile 2006 subito dopo che Berlusconi sarà stato mandato a casa.Innanzi tutto questa mia affermazione è tutta da dimostrare, io finchè non vedo il centrodestra in minoranza non mi sbilancio, questo perchè anche con sondaggi favorevolissimi al centrosinistra, stiamo sempre parlando di persone, o di una persona, tanto per puntualizzare, al limite del raziocinio, al limite della democraticità dei comportamenti. E' difficile dire che si lascerà sconfiggere senza avere colpi di coda pericolosi.Ma nella speranza di un capovoilgimento della situzione attuale, cerchiamo di prevedere un futuro possibile per il nostro paese quasi allo sbando.Dunque il tanto bistrattato Romano Prodi ha le capacità e speriamo anche la volontà di dare una sferzata all'andamento disastroso di questa nazione. Fondamentalmente rispecchia un vecchio modo di fare politica, è in effetti un politico di professione con attitudini alla gestione economica, in teoria è la persona giusta al momento giusto, anche se..... l'ho visto a) un po invecchiatob) un po vessato dai suoi alleati politicic) un po frettoloso e nel contempo approssimativo nelle affermazioniQuindi  non è proprio in formissima, il fatto è che comunque basterebbe una coscia di Prodi per fare meglio di un governo come questo che concede al paese le briciole di una politica affaristica personalizzata e amorale.Non sono ottimista al cento percento, sono speranzoso.Le mie richieste per il futuro governo sono le seguenti.Una politica di abbassamento dei prezzi degli immobili, cosa impossibile da chiedere a questo attuale governo, formato da palazzinari e conniventi di palazzinari.Rivoluzione del mercato del lavoro, che imponga anche sulla base delle regole attuali del mercato del lavoro, che ora non è più possibile azzerare, una maggiore mobilità del dipendente da azienda ad azienda favorendo le assunzioni anche se il dipendente avesse un età superiore ai quaranta cinquanta anni. Questo ridurrebbe l'incertezza economica della famiglia, e faciliterebbe la vita e i progetti per il futuro delle famiglie italiane.Ripristino delle sovvenzioni dello stato alla ricerca, così finalmente prendersi una laurea non sarà più una perdita di tempo ma una reale possibilità di sviluppo economico ed intellettuale di chi volesse intraprendere una tale carriera. L'indotto sarebbe enorme anche per l'industria italiana, che usufrirebbe di persone capaci e utili allo sviluppo teconolgico di un paese in decadenza.Sanità all'altezza di un paese civile, questo perchè la sanità pubblica nell'era Berlusconi è stata distrutta con volontà e dedizione certosina e programmata, eliminando nel contempo spese e favorendo il privato, tutto questo a scapito del cittadino malato, il più indifeso.Su questo non transigo, la sanità deve essere di stato, senza sprechi, ovviamente. Le risorse si trovano, cominciando per esempio togliendo fondi ad opere pubbliche inutili come il famoso "ponte" oppure alle infrastrutture autostradali, create solo per favorire tanto per cambiare, uomini di governo. I vari viadotti, gallerie e via dicendo. E' più utile salvare delle vite che spalare cemento.Della gestione scolastica sia di livello intermedio che universitaria nemmeno mi pronuncio tanto è ovvia e drammaticamente critica la situazione odierna.La gestione di una persona come la Moratti che, vissuta per anni nella bambagia di una famiglia di ricconi spreconi non è mai stata a contatto con la realtà della persona qualunque che vede nell'istruzione un tassello fondamentale per costruirsi il futuro.Per il resto passo la mano, nella speranza che la nuova classe dirigente, che si dovrà scontrare con un esterno economico governato dalle corporation internazionali, sappia mettere pezze per evitare che il nostro paese possa dipendere troppo da decisioni economiche globali, che come ben sappiamo non hanno nessun interesse nella salvaguardia del singolo e della sua esistenza di essere umano.