Creato da giromapa il 01/06/2005
Rassegna Stampa Delle Notizie Da Non Perdere

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

Iniziative Da Non Perdere

 
Basta! Parlamento pulito

Riprendiamoci Telecom Italia! 

 

Forza Clementina


 

 

 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
giuliaitri1986mel200bomberLFclaudia.mattei_cdiletta.castellistudiofotofiumicinoluboposcampipercena77nightwish19801TOGARINant647TizianaAccinelligiovanna.82chiara.lauragrossimariabuonfiglio
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

 

 
« Usare il telefonino quan...Trovare aziende italiane... »

Quel robot ha asportato un tumore cerebrale

Post n°691 pubblicato il 26 Maggio 2008 da giromapa

Da Punto Informatico

NeuroArm è un robot neurochirurgo con arti in
grado di compiere spostamenti precisi al centesimo di millimetro. La
sua paziente torna a casa dopo due giorni. Nuove speranze per i malati

Roma - C'è un nuovo compagno d'avventura per AccuRobAs, il robochirurgo presentato
in Italia in questi giorni. Alcuni medici di Calgary (Canada) hanno
rimosso con successo un tumore al cervello di una paziente di 21 anni
grazie all'intervento di NeuroArm, il nuovo robot specializzato in neurochirurgia.

operatori al lavoroArmati
di monitor e controlli remoti non dissimili da quelli dei videogame, i
dottori hanno guidato il robot, dotato di due particolari "braccia" e
lo hanno guidato sulla massa cerebrale di Paige Nickason in
un'operazione durata nove ore, durante la quale hanno asportato un tumore a forma di uovo. La notizia si è rapidamente sparsa tra i pazienti in attesa di intervento e l'Università di Calgary ne ha già in lista numerosi.

Pur
non potendo sostituirsi del tutto alla "destrezza" umana, NeuroArm dà
la possibilità di calibrare le manovre di intervento in maniera
estremamente precisa. La mano umana è in grado di compiere
microspostamenti non inferiori a 1-2 millimetri, mentre NeuroArm può dosarli compiendone di molto più piccoli: 50 micron
(0,05 millimetri) e questa capacità - secondo i ricercatori - offre
all'operazione chirurgica un'invasività nettamente inferiore rispetto
alla mano umana.

Il robot è stato progettato e costruito da MacDonald Dettwiler and Associates, la stessa società che ha prodotto Canadarm e Canadarm2, la tecnologia per braccia robotiche impiegate in missioni spaziali.

Secondo
Garnette Sutherlan, professore di neurochirurgia dell'Ateneo,
"l'operazione rappresenta il raggiungimento di un nuovo traguardo,
quello dell'uso di tecnologia robotica assistita da risonanza
magnetica". Il NeuroArm, infatti, viene descritto come il primo robot
al mondo a poter operare nonostante i forti campi magnetici prodotti da
uno scanner RMN.

operatori al lavoroNickason,
mamma di un bimbo di due anni, è chef professionista e il tumore di cui
era affetta colpiva il senso dell'olfatto, essenziale per il suo
lavoro. Dopo le nove ore di intervento, svoltosi lunedì scorso, è
tornata rapidamente a casa lo stesso mercoledì. Affetta da neurofibromatosi,
non è il primo intervento che subisce: due mesi fa i medici le avevano
asportato un tumore delle stesse dimensioni nella parte posteriore del
cervello. Stavolta, la proposta dell'intervento con robot: "Avevo
paura, all'inizio - dice la paziente - ma ho fiducia nei miei dottori e
so che mi avrebbero tenuta al sicuro". Purtroppo la patologia da cui è
affetta la paziente provocherà una continua insorgenza di nuove
formazioni tumorali - spiega Times Colonist - ma il rischio è limitato se le nuove formazioni sono individuate e rimosse per tempo.

I
genitori e in particolare il padre della paziente, Rob Nickason, sono
felici. "Tutto questo ha il potenziale per aiutare centinaia di
migliaia di persone", ha detto il padre della giovane: i genitori sono
stupiti per l'intraprendenza dimostrata dalla ragazza ma sono
raggianti, sia per il successo dell'operazione che per il fatto che la
figlia sarà ricordata nella storia della medicina.

"Per anni
abbiamo sperato che la robotica assumesse un ruolo di rilievo nella
neurochirurgia", ha detto in un comunicato il dottor Peter Black,
professore di di neurochirurgia presso la Harvard Medical School. "Speriamo vivamente nell'adozione di questa tecnologia anche in altri campi".

Marco Valerio Principato

(fonte immagini)

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/disinformazione/trackback.php?msg=4775141

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963