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Caso Tavaroli, Fassino: "Falsità"Colaninno annuncia querela

Post n°736 pubblicato il 24 Luglio 2008 da giromapa
 

Da Repubblica.it
L'ex segretario dei Ds: "Ho chiesto ai miei legali di tutelarmi contro questa vigliaccata"
Il Pd fa quadrato. Veltroni rinnova "fiducia e stima personale e politica"Smentisce anche Nicola Rossi: "Dichiarazioni destituite di ogni fondamento"




Caso Tavaroli, Fassino:

Piero Fassino










ROMA - L'ex segretario dei Ds Piero Fassino smentisce le affermazioni di Tavaroli pubblicate oggi da Repubblica.
"Ho dato mandato ai miei legali di tutelarmi contro questa vigliaccata.
L'affermazione pubblicata, nell'intervista di Giuseppe D'Avanzo al sig.
Tavaroli secondo cui non meglio precisate tangenti sarebbero "approdate
a Londra nel conto dell'Oak Fund a cui erano interessati i fratelli
Magnoni e dove avevano la firma Nicola Rossi e Piero Fassino" è una
pura falsità, inventata di sana pianta. Non conosco i fratelli Magnoni.
Non ho mai avuto firme su conti esteri né a Londra, né altrove. Non so
neanche cosa sia l'Oak Fund. Per queste ragioni ho immediatamente dato
mandato ai miei legali di tutelarmi contro Tavaroli, D'Avanzo e
chiunque altro sia responsabile di questa vigliaccata, nonché contro
chiunque continuasse a diffonderla. Trovo inconcepibile che La
Repubblica pubblichi, e per di più richiamandola con titoli di prima e
seconda pagina e mia fotografia, una notizia del tutto falsa senza
neanche verificarne non dico la fondatezza, ma la minima attendibilità.
Non si invochi il diritto di cronaca o la libertà di stampa, che non
c'entrano niente. Qui si sputtana una persona onesta e pulita ledendone
la onorabilità e la dignità. E questo è inaccettabile".





E a Fassino arriva la solidarietà dei tutto il Partito Democratico, a
cominciare dal segretario, Walter Veltroni: "Condivido integralmente la
sua dichiarazione e voglio confermargli la mia grande fiducia e stima
personale e politica". Ma è tutto il partito a schierarsi compatto al
fianco di Piero Fassino, indicato dallo 007 della Telecom come uno dei
due possessori di un presunto fondo estero a Londra: "Nessun dubbio
sull'onestà di Piero Fassino. Piuttosto la pubblicazione delle
'confessioni' di Tavaroli è un'operazione indecente, da democrazia
malata", sostengono stamane i principali esponenti del partito, riuniti
subito in coordinamento da Veltroni. "Un'operazione indecente - si
ripete al Nazareno - perché non si pubblicano atti di un'inchiesta, ma
parole di un indagato che parla senza l'onere della prova e ammette di
non avere nulla da perdere. E' chiaro che Tavaroli spara sul mucchio".


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Respingono le accuse anche gli altri esponenti politici tirati in ballo
dalle dichiarazioni di Tavaroli. Anche Roberto Colaninno le definisce
"prive di qualunque fondamento e del tutto contrarie al vero". Per
questo, si legge in una nota, il numero uno della Piaggio ha "conferito
mandato ai propri legali per tutelare la propria reputazione nelle sedi
a ciò preposte".





"Quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa è destituito di ogni
fondamento", afferma Nicola Rossi, senatore Pd, che ha dato ampio
mandato ai suoi legali di tutelarlo in tutte le sedi opportune e in
tutte le forme consentite dall'ordinamento. A Rossi è andata anche la
solidarietà di Veltroni, che stamane gli ha telefonato per ribadirgli
il suo sostegno e la sua stima.





La polemica non è limitata agli esponenti del Pd. Annuncia una querela
nei confronti di Tavaroli anche il segretario dei Popolari-Udeur,
Clemente Mastella: "Quelle del signor Tavaroli sono soltanto illazioni,
destituite di ogni fondamento e delle quali risponderà in tribunale".





Il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli critica anche
lo stile adottato da Repubblica, oltre al contenuto dell'articolo:
"Quantomeno curioso lo stile adottato da Repubblica-D'Avanzo per le
esplosive dichiarazioni di Tavaroli, esplosive soprattutto per una
certa parte degli allora Ds, visto che vanno a toccare il nervo più
sensibile che è quello delle vicende Telecom". Cauto il presidente dei
senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: "Bisogna verificare le
affermazioni apparse oggi sulla stampa, perché le fonti vanno prese con
le pinze".






(22 luglio 2008)

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Commenti al Post:
scampipercena77
scampipercena77 il 01/02/16 alle 11:47 via WEB
Bellissimo articolo seguirò speddo il tuo blog. Ciao da

storie di te e caffe

 
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