Disparenze

Da "La Terra di Mezzo"


Lasciar trascorrerele ore, i minuti, i secondiassaporando l’avvicinarsi del tempo passato,per trarre dalla profondità di me stessociò che è stato negato, rifiutato, banditoper poi riapparire inattesoin un giorno qualunquediventato “quel” giorno.Ti chiamo e non rispondimancando ancora una voltaall’appuntamento già troppo rimandatofino all’inesorabile ed inspiegabilesconfinamento nel mai più.Tenacemente tengo stretti i momentiche ho dimenticatie che ora posso solo immaginarein questo ristagno di energiache rilassa il mio corpoavvinto alla via del riposo notturnoche richiama pensieri,inospitali, pressanti, ridondantinella loro eccessiva presenza.Ho desiderato il sospiroche mi regala il vedere il tuo voltoaccanto al mio,aperto all’abbraccio,accogliente nel bacio,sorridente nel sonno imminente. Stordirmi nel richiamare alla mentela tua mano solida e tenerache tiene stretto tutto ciòche di me può fermare.Dalie rosse e giallesi succedono, si intrecciano, si abbraccianosul sentiero che conduce al procederedel sogno che da sveglichiamiamo amore.Mentre l’alba si avvicina,rapito dal silenzio dell’aurora,cerco nell’incavo del tuo collola gioia di darmi e di darti,il piacere di assaporare la tua pellee di regalarti un po’ di meaccettando un po’ di te,prima che il vento, il solee la quotidianitàcancellino il profumo penetrante e inebriantedel sentirti qui.