Disparenze

Di corsa verso il parco e ritorno


Da nessuno fuggo e nessuno inseguo.Con passo placido e un po’ pesanteper la lunga discesa mi lascio andare.Lo sguardo incrocia autisti distratti,nervosi, concentrati talvolta curiosi.Neppure la musica riesce a coprirel’intenso e continuo rumore dei motoriche scarico sapore di metallo, gomma e caldo.Da nessuno fuggo e nessuno inseguo. Mi avvicino al tappeto erbosoe il fico e l’oleandro mi colpisconocoi loro intensi profumi di serenitàmentre alla rotonda le auto si separanoin due, tre, quattro direzioni diverse. Da nessuno fuggo e nessuno inseguo. Il vortice dei pensieri mi spinge nel parcodove i motori si fanno lontani,i cinguettii, i bimbi con i nonni vicini,l’acqua spruzzata rinfresca erba e calura.Da nessuno fuggo e nessuno inseguo. Poi il ritorno e la salita che si fa ripida,il cuore aumenta la frequenza,il respiro diventa affannoso.Ma posso rallentare, marciare o anchecamminare …perché da nessuno voglio più fuggiree nessuno desidero più inseguire.