Riflessionando

..tracciare confini


..forse è' giunta l'ora di tracciare i confini....tra noi e il mondo.. ..non per allontanare ma per non fondersi.. ..perché è proprio nella fusione che nasce la confusione, la stanchezza, l'incapacità di vedere la via da percorrere.. ..se ci perdiamo nell'altro, nei suoi vissuti, nelle notizie del mondo, nei giudizi degli altri, perdiamo noi stessi....e perdendo noi stessi, il nostro centro, la nostra individualità, può regnare solo la confusione, il disorientamento.. ..tracciare i confini non vuol dire non essere empatici, non essere sensibili, non dedicarsi all'altro....non significa non sentire.. ..al contrario.. ..se ognuno di noi avesse ben chiari i propri confini riusciremmo a non perderci e ad agire nel mondo in modo sano e costruttivo.. ..quando diciamo un si controvoglia, quando ci facciamo guidare dal senso di colpa, quando subentra la rabbia, la stanchezza, l'ansia, la paura....è perché abbiamo permesso l'intrusione del nostro spazio vitale....è  perché non abbiamo più confini netti....come un liquido in balia di se stesso senza contenitore ci sparpagliamo nel mondo creando solo caos....dentro e fuori di noi.. ..il mondo ha un bisogno urgente di un adulto con confini definiti....che sappia vivere della propria luce e che sappia distinguerla da quella degli altri, che riconosca il proprio buio e che riesca a disgiungerlo da quello del mondo.. ..che non si faccia condizionare dai lamenti, dai giudizi, dalle falsità....da tutto ciò che non gli appartiene....restiamo in noi....riconquistiamoci i nostri confini....e solo dopo, riversiamoci nel mondo....è così che iniziano le vere rivoluzioni