~LA DiSTRAZiONE

colpa mia.


ieri sono arrivata a massa.oggi la gio mi ha convinta ad andare al mare con lei e sua mamma, e poi a raggiungere il suo ragazzo.mi ha portata in motorino, troppo bello.poi con sua mamma ci siamo messe sugli scogli.stavamo parlando di harry potter e lei fa: "ma è a ouart?""che?""la scuola di harry""ah.. hogwarts!" xD.oppure quando ha raccontato una barzelletta che non finiva più.e poi ad un certo punto, improvvisamente, si mette a cantare."marty vieni a pescare con noi, ci manca il verme"poi siamo andata dal suo raga e ci siamo messi a giocare a scala 40.prima però ho raccontato a lui l'episodio della gio che vomita l'anima in un sacchetto minuscolo cercando di non far rumore xD.insomma è stato divertente.ma adesso non sono più divertita.alla fine mi ha chiesto se andavo con lei ad una cena dove c'era il suo raga, i genitori di lui e altra gente.ha insistito per tutto il viaggio.alla fine però le ho detto di no.probabilmente l'ho immaginato, ma mi sembrava di averle visto gli occhi un po' lucidi quando è ripartita da casa di nonna in motorino.poco fa mi arriva un messaggio.ne scrivo solo un pezzetto, perchè è un romanzo."ti avevo solo chiesto di veinre con me.. eravamo nella stessa situazione eh! vabbè ormai è andata.. quando sarai più grande capirai cosa vuol dire essere in difficoltà a una cena con i genitori del proprio ragazzo e gente che non conosci.."questa è l'ultima parte.la parte prima mi ha fatta sentire anche peggio, non mi va di scriverla.ho riletto tre volte.poi, sono corsa fuori.rubrica.jioy cel.chiama.dopo qualche squillo mi risponde.mi saluta freddamente.sento le lacrime riempirmi gli occhi.silenzio.silenzio.prendo fiato per parlare.non so che dire.silenzio."ci sei ancora?""sì"silenzio.silenzio."non so perchè ti ho chiamata""neanch'io""allora ciao"la voce mi trema."ciao"attacco.scoppio a piangere.ogni cosa che tocco si rompe.rovino sempre tutto.spero di non farrmi beccare triste, perchè non voglio che qualcuno vada da lei a dirle magari "hai fatto piangere la marty".solo che qui non si può mai stare da soli.sono in camera mia.entra ste.io ero con la testa a due centimetri dalla libreria.non capiva cosa stessi facendo.grazie a dio, mi ero appena asciugata gli occhi.sì, lo so, basta poco a farmi fare scenate drammatiche.lui comincia a farmi domande sulla giornata, e io rispondo.ad un certo punto però, arriva all'argomento che non volevo sentire."ma la gio ti aveva chiesto di andare a cena con lei?"colpita e affondata."sì""e a te non va?""no"vede che non voglio parlare.se ne va."chiudo la porta?""è uguale. chiudila"chiude la porta, e io capisco che devo cambiare posto.giardino.arriva il nonno."riposi?""sì"se ne va.e meno male.ricomincio a piangere.e perchè piangevo?perchè io ci tengo, maledizione.perchè era l'unica persona con cui andavo totalmente d'accordo, e per colpa mia non è più così.le voglio troppo bene, forse.l'ho delusa.come deludo tutti.e mi sto fottendo con le mie mani, perchè leggerà queste cose.mi odio.me ne andrei, se non dovessi dare spiegazioni a tutti.anzi, se potessi andrei.. nel deserto.andrei dove non posso rovinare nessuno.e magari mi lascerei anche lì a morire di fame.non solo per lei.per tutti.per il sal, lisa, maria, chiara, silly.per tutti.tutti.